Si tratta di un capitolo particolare della saga della Black Label Society; il compratore ignaro infatti potrà facilmente essere tratto in inganno dai due enormi teschi che campeggiano sulla copertina: quello che che c'è all'interno va ben oltre alla ormai svilente corsa alla trasgressione intrapresa da molti gruppi heavy odierni.

Nel disco si repira un'aria pregna di grunge (si risente soprattutto degli Alice in Chains, al cui defunto leader è dedicata la song "Layne"). E' un album principalmente acustico; Zakk si occupa di quasi tutto: voce, chitarre, piano, e addirittura basso in alcune tracce. Non mancano comunque qua e là le Les Paul "a manetta" e i classici, magici soli e licks di chitarra tipicamente a-là Wylde, che fanno capire all'ascoltatore ignaro (si, sempre lui!) con chi si ha a che fare ma che non risultano mai mero sfoggio di tecnica fine a stessa.
I punti più alti vengono toccati con la stupenda ballata "Yesterday, Today, Tomorrow", con "Won't Find It Here" - anche se riprende in maniera spudorata "One" degli U2 - e con le canzoni più eccitanti del disco "Crazy or High" e "Queen of Sorrow" in cui Zakk palesa ancora una volta il suo amore per il southern rock. Da ultimo va citata anche la piccola perla "Takillya (Estyabon)": 36 secondi di pura magia wyldiana alla chitarra acustica, che introduce appunto la sua "versione" di One.

Un disco straordinario dunque, in cui Wylde non smette mai di emozionare sia che urli o che sussurri, ma che non sentiremo mai alla radio e non vedremo mai su MTV.

Elenco e tracce

01   Crazy Or High (03:35)

02   Layne (05:16)

03   Woman Don't Cry (05:39)

04   No Other (04:59)

05   Whiter Shade Of Pale (05:09)

06   Once More (04:11)

07   Fear (04:38)

08   Queen Of Sorrow (04:15)

09   Steppin Stone (04:55)

10   Yesterday, Today, Tomorrow (03:44)

11   Takillya (Esthabon) (00:39)

12   Won't Find It Here (06:26)

13   She Deserves A Free Ride (Val's Song) (04:20)

14   House Of Doom (03:47)

15   Damage Is Done (05:21)

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