Quarto album in studio per il menestrello Ritchie Blackmore e la sua compagna Candice Night, questo Ghost Of A Rose è il degno successore di quel Fires At Midnight che certo è di ottima qualità ma che lasciava un po' a desiderare quanto ad ispirazione. L'apertura è affidata all'orientaleggiante Way To Mandalay, ottimo il guitar solo, che riesce ad affascinare l'ascoltatore grazie alla mescolanza di musica vagamente indiana e testo misticheggiante. Dopo la scanzonata 3 Black Crows ecco Diamonds and Rust, assolutamente fantastica con la voce di Candice Night protagonista di un'ispirata interpretazione. Ottima Cartouche seguita da Queen For A Day, song divisa in due parti, la prima lenta ed evocativa, la seconda strumentale ed allegra (sembra di essere ad una festa di borgata...). Ivory Tower è carica di suggestione e prepara l'ingresso alla strumentale Nur Eine Minute, buona ma inferiore (a mio parere ovviamente...) alle precedenti composizioni per sola chitarra del Man In Black. Si arriva finalmente alla title-track, Ghost Of A Rose è una composizione qualitativamente superba con le sue liriche suggestive, un arrangiamento azzeccatissimo ed un ritornello che si stampa subito nella mente. Dopo la strumentale Mr. Peagram's Morris And Sword le nostre appendici auricolari vengono "accarezzate" dall'allegra Loreley che con il suo tono scherzoso prepara il terreno alla malinconica Where Are We Going From Here. Buona la rilettura di Rainbow Blues dei Jethro Tull dove Ritchie imbraccia nuovamente la sua stratocaster color panna per regalarci uno dei suoi soliti affascinanti soli. Chiusura affidata a All For One e Dandelion Wine, autentici inni dedicati all'amicizia; soprattutto ascoltando la seconda sembra quasi di vedere il Man In Black, con signora al seguito, intento a "bagordeggiare" con carne di selvaggina e vino rosso a fiumi nei gotici saloni del loro maniero tedesco...

Che dire di questa nuova fatica in studio del menestrello rinascimentale, ottime lyrics, ottimi arrangiamenti, ottima atmosfera... Certo non siamo ai livelli di Shadow Of The Moon ma poco ci manca... Ah! Che sbadato che sono! Tra tutti gli "ottimi elementi" che ho poc'anzi elencato dimenticavo il più ovvio e significativo... OTTIMO, come al solito, il MAN IN BLACK!!! (Ma io lo sapete... Sono "leggermente" di parte... Quindi giudicate voi...).

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