Band punk/hardcore romana nota per un 7" autoprodotto del 1983. I commenti critici sottolineano un suono grezzo ma pieno di energia, testi legati alla vita quotidiana e alla periferia romana, e una componente chitarristica che anticipa elementi crossover/metal-punk.

Dalle recensioni su DeBaser: primo 7" autoprodotto dei Bloody Riot datato 1983; le quattro tracce dell'EP sono considerate esempi significativi di HC italiano; il gruppo mostra testi che spaziano dalla critica allo Stato a temi più concreti come la naia e la droga. Il cantante Roberto Perciballi è citato nei testi critici del recensore.

Bloody Riot è valutata nei testi come esempio energico di HC italiano con un EP autoprodotto del 1983. Le recensioni evidenziano suono grezzo ma vivo, testi legati alla realtà romana e una componente chitarristica rilevante. Consigliato soprattutto agli appassionati di punk storico.

Per: Appassionati di punk e hardcore, lettori di DeBaser, collezionisti interessati alla scena punk italiana anni '80

 Ritardo giustificato se pensiamo alla qualità di questo lavoro che rimane uno dei migliori esempi di HC made in Italy.

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 La title-track, "Bloody Riot", in termini compositivi e è il brano migliore.

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