Dopo un capolavoro dal vivo ne segue uno in studio. Seger sta attraversando un periodo d'oro e ha ben imparato con l'esperienza nutrita negli anni addietro, a marchiare a fuoco la sua musica con il suo stile chiaro e inconfondibile. E' innarivabile l'innata capacità di raccontare storie di vita e conflitti sociali visti, non dall'alto di una star, ma da un semplice uomo americano.

L'ascoltatore doveva ancora sturarsi le orecchie dal frastuono di "Live Bullet" che lo stesso anno la Capitol pubblica "Night Moves". Seger ha trovato partito perfetto nella Silver Bullet Band ed il tutto si riflette inevitabilmente nelle canzoni suonate e cantate con saggia maestria. Come al solito il nostro rocker, combina brani agitati come il blues dannato di "The Fire Down Below", la cavalcata rock "Sunburst", o l'orecchiabile "Come To Poppa", a quelli più pacati, come la stessa "Night Moves" e soprattutto la triste "Mainstreet", una delle più belle canzoni di Seger.

"Night Moves" non è solo un disco essenziale nella carriera di Seger (frutterà un disco di platino) ma lo è anche per la mia collezione, di cui ne sono assai ghiotto.

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