Penso di aver perso più tempo a scegliere il genere musicale in cui inserire i Boss Hog piuttosto che a scrivere questo mio acerbo commento.
Già perchè è difficile costringere questo strano gruppo nel ristretto cerchio di un genere musicale. Ho scelto "alternative" perchè se con questo termine si intende un'interpretazione alternativa, da parte di un gruppo, di un passato musicale fatto di varie sfacettature... allora i Boss Hog si possono definire alternativi.
Dopo cinque anni passati "a fare la mamma" la bella Cristina Martinez ed il suo affezionato gruppo tornano con un cocktail di radicate sonorità garage - blues, un pò di psichedelìa con il ritornello di "Stereolight", del funky soul con "Fear For You"... il tutto sceccherato con una buona dose di pop di qualità e condito immancabilmente da radicati beat e sporchi riff.
Da servire, questo album, ad una festa fra amici "alternativi" ma non invasati... E' un album da "nostri anni" questo: apprezzabile per chi sa rielaborare la propria collezione di cd cult in chiave di una coscienza di quelle esperienze musicali (la dance, il pop...) che per quanto mi facciano in gran parte ca.... hanno dei particolari estrapolabili e ricontestualizzabili.
Insomma i Boss Hog sono un frutto di questo bosco di influenze in cui canzoni come "Whiteout" o "Get it While You Wait" sono così originariamente pop.
Si è pulita Cristina e le sue linee vocali si sono fatte "orecchiabili"... ma mai banali con il contesto strumentale. Il marito Jon Spencer (Blues Explosion), rielabora con grande maestria le idee della moglie in qualità di portavoce dell'Indie Blues. Basso e chitarra rindondano con sporchi giri blueseggianti per unificarsi al richiamo della tastiera che detiene un ruolo abilmente calibrato, senza mai eclissare il resto.
Si sente che è un lavoro meditato, che i punkeggianti Boss Hog hanno voluto arricchirsi, masticare il resto... con questo disco che si conclude con ritmo da "racing-car" di "Monkey" che, divertentissima, tradisce il passato punk del gruppo.
Non è l'album "della vita" ma non poteva mancare una recensione su di loro, soprattutto non può mancare questo disco nel porta-cd in macchina d'estate! ciao ciao
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