La 'fotografia time-lapse' è una tecnica cinematografica in cui la frequenza di cattura di ogni fotogramma è molto inferiore a quella di riproduzione. A causa di questa diversità, la proiezione con un frame rate standard fa sì che il tempo nel filmato sembri scorrere più velocemente del normale.

Sicuramente chi si intende di fotografia potrebbe spiegare questo concetto molto meglio di me. Per quanto ne so e cercando di spiegare la cosa in maniera pratica, la tecnica è sostanzialmente la stessa che nella fotografia viene utilizzata dalle Polaroid per le cosiddette 'istantanee'.

Questo film di fantascienza del 2014 diretto e scritto dal regista Bradley D. King, intitolato appunto 'Time Lapse', fonda i suoi contenuti sui principio di questa tecnica cinematografica, traducendosi in un thriller fantascientifico dalla trama intricata e paradossalmente piena di intrecci che finiranno con l'essere svelati solo alla fine.

I protagonisti della storia sono tre ragazzi, Finn (Matt O' Leary) e Callie (Danielle Panabaker) e il loro coinquilino Jasper (George Finn). I tre conducono una esistenza carica di frustrazioni, Finn e Callie sono una coppia in crisi e due artisti irrisolti, Jasper non fa altro che passare la giornata a giocare ai videogiochi, finché per puro caso entrano in possesso di una tecnologia sconosciuta e che permette loro di vedere avanti nel tempo futuro.

Questo è reso possibile mediante l'utilizzo di una speciale grossa polaroid montata nell'appartamento di fronte prima abitato da un vecchio signore eccentrico e puntata sul loro salotto e che ogni giorno alla stessa ora (le ore 20.00) scatta una foto di un evento che si verificherà esattamente 24 ore dopo lo scatto. La previsione del futuro di conseguenza scatena una serie di eventi che sono a questo punto 'costretti' a portarli nella direzione affinché i fatti raffigurati nella foto si verifichino: deviare da quella che è praticamente una scelta obbligata infatti potrebbe portare loro conseguenze imprevedibili e negative.

Inizialmente intimoriti da questa tecnologia e dalle sue potenzialità e dalle possibili conseguenze negative del caso, dopo aver valutato l'opportunità di distruggere la macchina, i tre ragazzi alla fine decideranno di adoperarla per i loro interessi: Finn infatti è un pittore che attraversa un periodo di crisi e nelle foto riesce a vedere la sua tela completata e sa così in che direzione deve lavorare ogni volta; Jasper al contrario è uno scommettitore accanito e vuole utilizzare questa cosa per arricchirsi sapendo in anticipo su che cosa puntare. In breve questo li porterà a ottenere quello che vogliono ma anche a conseguenze negative inattese, quando prima entreranno in contrasto con un 'broker' della malavita e successivamente in uno stato di totale alterazione dettata dal nervosismo del tempo che li perseguita e dal non poter mancare in nessun modo all'appuntamento con lo 'scatto' finiranno con il mettersi l'uno contro l'altro.

Opera prima del regista Bradley D. King, il film fu preentato in anteprima al Brussels International Fantastic Film Festival e fu accolto positivamente dalla critica. Del resto, trattandosi di un film a basso costo, questo riesce comunque ad essere ben diretto e sviluppare in maniera interessante tutti gli intrecci del caso e che poi sono inevitabili in un film che abbia come tema principale il viaggio nel tempo. D'altro canto si potrà obiettare che l'idea in sé non è del tutto originale. Come non menzionare a tale proposito la popolare serie televisiva degli anni novanta denominata 'Early Edition' in cui il protagonista Gary Hobson (Kyle Chandler) riceve ogni giorno sullo zerbino di casa e consegnata dal proprio gatto, una copia del Chicago Sun-Times del giorno dopo (cioè le notizie degli avvenimenti che accadranno nel giorno in cui riceve il giornale). Oppure un film, che è stato accostato a questo sebbene sia di gran lunga superiore per quella che è la genialità della combinazione e gli intrecci diversi, come 'Primer' di Shane Carruth.

Non un capolavoro ma suggerito se non avete pretese troppo cervellotiche e vi accontentate di una trama dallo sviluppo solo relativamente intricato.

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