I cinesi copiano: tutto! I giapponesi? Non ne parliamo neppure.

Però, nella loro filosofia millenaria, per la gente dagli occhi a mandorla copiare qualcuno significa mostrargli un gran rispetto, significa riconoscere un caposcuola, un maestro.

Sotto quest’ottica vedere un grande musicista come Brian Bromberg dichiarare apertamente il proprio amore per Jaco con un tribute CD bellissimo rinfranca un attimo l’anima. Elegante confezione con accluso libretto accompagnatorio; dichiarazioni di rispetto, stima e ricordi: note autobiografiche e spiegazione dei brani.

Comunque queste sono solo la seconda cosa che colpisce: la prima è la copertina, chiarissimo omaggio al primo album di Jaco, con tanto di turtleneck nera ed espressione “Monna Lisa” ! All’inizio 1) “Come on come over” viene resa con l’inserimento del basso a 5 corde, non presente nell'edizione originaria, liberando un po' l’interpretazione globale ma restando sempre fedeli al r&b degli intenti che animarono la versione sul disco di Jaco.
2) “Continuum” già ci porta in territorio melodia estrema, con una versione che presenta un tappeto sonoro alla Brian Culbertson, Spyro Gyra, Earl Klugh e smooth jazz vari. Quest'area è oramai da anni (chiamalo fesso!) il terreno "da quattrini" di Brian; ma comunque non gli impedisce qui di mostrare una tecnica invidiabile sullo strumento, senza per questo occupare tutta la scena. In sostanza il basso fretless è molto presente ma mai invadente; effettua un dialogo melodico serrato con la sonorità acustica di… un "acoustic piccolo bass" suonato da Brian stesso. Che ti puoi inventare di nuovo con
3) “Teen Town” ? Be’ si potrebbe cominciare a dimezzarne il tempo e poi si potrebbe suonarla con il contrabbasso; poi si potrebbe pensare di farla sviluppare intelligentemente, includendo più avanti in sottofondo delle frasi che ripetano il tema a velocità “normale” suonate con il basso elettrico, come dei dardi laterali improvvisi e fulminei, a contrasto; poi si potrebbe aggiungere un espressivo solo di contrabbasso, con un basso slap sullo sfondo, che ti accompagnano entrambi trotterellando sino alla fine. Parentesi di rispettoso stupore per
4) “A remark you made” resa sostanzialmente con strumenti acustici e poca tastiera elettronica. Sempre il contrabbasso in bell'evidenza e (voluto) allungamento di una misura rispetto all’originale nel tema. Bellissima versione. Solo di piano di Dave Kochansky e sax di Bob Mintzer in bell’evidenza, sia nell’ esporre il tema che nell’interpretare il solo.
5) “Portrait of Tracy” è un pezzo eseguito dal contrabbasso con sfondo di orchestra. Interpretazione molto originale di Bromberg per un brano costruito sul niente, su uno spruzzo di armonici di basso elettrico.
6) “Three views of a secret” viene elaborato e reso sfruttando elementi e progressioni cari a Jaco; steel drums e percussioni. Anche qui si va sul r&b e sulla voglia di aria pulita, portata dal fretless di classe elevatissima del titolare.
7) “The chicken” ti fa muovere le anche e il vecchio standard orchestrale-corale viene rispettato. Dialogo serrato tra l’orchestra ed il contrabbasso che pompa alla grande di sotto. Bob Mintzer ci da dentro ed il piano Fender di Jeff Lorber riempie eventuali interstizi con gran senso del funk. Ai più attenti non sfuggirà la fugace citazione all’inizio del solo di contrabbasso: chi la riconosce per primo avrà una Budweiser fresca dal sottoscritto. Ma non guardate le note di cover, please! Bello e trascinante. Peccato che duri troppo poco.
8) “Tears” è stato composto per l’occasione da BB ed è nella più smaccata tradizione smooth. Ma ascoltabile, senza il classico bisogno che ti prende di pigliare a roncolate l’apparecchio che riproduce, radio o stereo che sia (vi è mai successo?).
9) “Slang(ish)” è una versione Ovomaltina intelligente del solo di Jaco resa da Brian Bromberg con muscoli, tecnica e cuore. Per bassisti o per i più coraggiosi. Un grosso tecnico dello strumento. Indubbiamente. Bell’omaggio di un bassista militante e di successo ma umile e con i piedi ben piantati per terra
10) “Come on come over” è ora nella versione solo strumentale, stavolta col sax di Eric Marienthal in bell’evidenza a tirare la carretta ed una base inesorabile alla Wilson Pickett.
11) “Teen Town” nella versione col solo di Piccolo bass. Peccato che questo strumento non abbia il ruolo e le possibilità che meriterebbe. Si contano sulle dita di mezza mano i musicisti coraggiosi che suonano anche "piccolo".

Bellissimo disco smooth jazz. Fatto con cuore e testa; ed oltretutto si trova veramente a due soldi su E-bay!!! Consigliatissimo ai bassisti. Per ciò che riguarda poi la differenza tra gli orientali e noi, una volta ho letto da qualche parte di questo scambio di battute tra un cinese ed un italiano:

(cinese) “Gli italiani sono un popolo di individualisti”
(italiano) “E chissene frega, cazzi loro!”


  • Massimof
    13 apr 06
    Recensione: Opera:
    Symbad, per gli occhi a mandorla copiare sarà sicuramente segno di rispetto verso il maestro, però così facendo... a chi andranno i profitti dell'opera copiata? Vabè troppo serioso! Recensione simpatica (ripensandoci i giapponesi copiano molto meglio... diciamo che solitamente superano l'originale) per un disco che non ho, ma con queste descrizione canzone per canzone invoglio ad ascoltare. A proposito, ma sei tu che, su Ebay, mi rialzi sempre l'asta per un certo tipo di dischi?
  • Symbad_Bassist
    13 apr 06
    Recensione: Opera:
    be' nel caso della musica, grazie ai diritti d'autore, per ogni copia venduta l'autore del brano incassa royalties!!! A meno che non faccia come Charlie Parker (ed altri) che per due soldi vendeva i diritti dei propri brani ad un pappone da quattros oldi che con questi si assicurò il pane per la propria vecchiaia. O ceh cada sotto le grinfie di Miles Davis, come per Blue in Green di Bill Evans, che comunque protestò educatamente per questo col black prince e che si vide mettere in mano da Miles 25 dollari!!! Comunque il disco è molto bello e ben fatto. Da acquistare. Così come invece da NON acquistare, perchè melassa pura, è Changes, sempre di BB e a quattro soldi su Ebay. Per il competitor non so se sono io; su Ebay il mio nick è Virgilio1622 :-) V.
  • Massimof
    13 apr 06
    Recensione: Opera:
    Nel mio commento sopra avevo in mente le auto, siceramente! Simpatica la storia di Miles Davies a testimonianza del suo.... carisma. Per il nick, ok, cerchiamo di non pestarci i calli :-)
  • Symbad_Bassist
    13 apr 06
    Recensione: Opera:
    carisma? Trattavasi di "damn son of a..."
  • Symbad_Bassist
    13 apr 06
    Recensione: Opera:
    ... per i cinesi il problema non si pone veramente, perchè a medio termine saremo tutti con gli occhi a mandorla...
  • Hal
    13 apr 06
    Recensione: Opera:
    L'impatto visivo della copertina riprodotta fa un certo effetto :) certo che l'idea è carina (anche se non unica, mi pare che ci siano diversi esempi). Il disco non lo conosco, su ebay non compro, sono all'antica mi piace fare due chiacchiere con il negoziante, chissà quanto resisterò :)
  • Symbad_Bassist
    13 apr 06
    Recensione: Opera:
    quando cominci a fare i conti ti rendi conto: guardati il link 1 CENT CD Brian Bromberg Jaco jazz bass SEALED | eBay io il mio l'ho pagato a conti fatti 5 euro!!!
  • Symbad_Bassist
    13 apr 06
    Recensione: Opera:
    (togli gli spazi vuoti nel link)
  • Wanderer
    14 apr 06
    Recensione: Opera:
    Ottima recensione come sempre. Sul disco rimango un pò interdetto, sembra quasi che le tinte smooth, che non amo moltissimo, tendano a prevalere: è così?
  • Symbad_Bassist
    15 apr 06
    Recensione: Opera:
    si, ma è uno smooth da dieci e lode. Ad esempio, degli Spyro Gyra che vogliamo dire? Noia pura, no? Poi ti scodellano un Road Scholars dal vivo che è una baomba!!! Misteri. Compralo tranquillo. Ripeto, se te lo accatti su E-bay a quattro soldi è meglissimo...
  • Wanderer
    15 apr 06
    Recensione: Opera:
    Grazie dei chiarimenti e dei consigli symbad, comincio a dare una occhiata su ebay...
  • omahaceleb
    29 mag 08
    Recensione: Opera:
    La recensione è datata,ma come non mettere giù un commento!Symbad il tuo jazz-boot si dimostra sesquipedale;il disco è incredibile,tritolo e cachemire insieme.In "Slang(ish)" tra una battuta e l'altra ci mette dei passaggi veramente assassini.Credo sia anche abbastanza impegnativo suonarci su, ed essere ritmicamente competitivi con questo fenomeno. Che altro dire,spero in una tua prossima recensione,( grazie mille anche per i consigli su Rosenwinkel e Jorgensen), massimo rispetto per Vossia. Ps: Per la mia prima rece per debaser, stavo pensando proprio a "Downright Upright" di BB.
  • Symbad_Bassist
    29 mag 08
    Recensione: Opera:
    :) tks per la stima!!!

Ocio che non hai mica acceduto al DeBasio!

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