E’ il momento di esordire come solista anche per il frontman degli statunitensi The Gaslight Anthem, Brian Fallon.

Licenziato tramite Island Records, il disco, battezzato “Painkillers”, arriva al distanza di due anni dall’ultima (sufficiente) prova in studio della band madre, “Get Hurt”, ed include sia pezzi scritti ex novo già prima della pubblicazione del disco appena citato, sia alcune canzoni create per l’altra band di Fallon, i Molly And The Zombies. Presa coscienza che la direzione intrapresa con le composizioni non fosse coerente col nuovo corso intrapreso dalla band con “Get Hurt”, Brian ha optato per la via solista.

Le coordinate sulle quali si muove il nuovo lavoro sono pesantemente influenzate dal classic rock a stelle e strisce, Tom Petty & The Heartbreakers su tutti, come maggior fonte di ispirazione. Nello splendido lead single “A Wonderful Life” il tutto è impreziosito con le graziose venature pop che sovente saltano fuori nella produzione dei Gaslight, mentre in altri episodi come la titletrack, “Red Lights” e “Steve Mcqueen” il frontman si spinge maggiormente verso territori heartland rock. “Nobody Wins”, probabilmente il miglior brano del lavoro, sembra saltata fuori pari pari da “Magic” di Bruce Springsteen, mentre anche gli episodi più scanzonati e radiofonici, come la graziosa “Rosemary”, funzionano, non annoiano e anzi danno un tocco maggiore di completezza all’intera opera.

La vocalità di Fallon è perfetta per il genere di riferimento, e alla fin fine si dimostra come un’ulteriore freccia all’arco del cantautore. Anche nel più classico dei lenti di chiusura, “Open All Night”, il tutto risulta piacevole e perfettamente coerente. La produzione di Butch Walker (per l’occasione anche chitarrista in studio) è calibrata perfettamente, ed ottiene esattamente il risultato sperato.

Un buon inizio, questo, per Brian Fallon. Quando, nonostante un quasi totale cambio di stile, la mano dell’autore risulta sempre riconoscibile, non si può che apprezzarne la personalità e la bravura nel risultare riconoscibili. Vedremo se servirà anche da refresh per le aspirazioni dei “congelati” Gaslight Anthem, arenatisi in un “Get Hurt” che due anni fa sapeva molto di esercizio di stile e lasciava un retrogusto non piacevole di musica col pilota automatico.

Miglior brano: “Nobody Wins“

Elenco e tracce

01   Painkillers (00:00)

02   Rosemary (00:00)

03   Among Other Foolish Things (00:00)

04   Red Lights (00:00)

05   Mojo Hand (00:00)

06   Honey Magnolia (00:00)

07   Long Drives (00:00)

08   A Wonderful Life (00:00)

09   Steve McQueen (00:00)

10   Nobody Wins (00:00)

11   Smoke (00:00)

12   Open All Night (00:00)

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