Sorta di clone mal riuscito (e vorrei vedere) di un qualsiasi "Slaughter Of The Soul", "Count Your Blessings" vince il premio per essere il primo e vero disco Metal per "bimbiminkia", tanto popolare è diventato questo genere tra Emo e sfigati vari dopo la sua uscita. Nonostante plagino milioni di riff, nessuno se ne accorge e loro continuano imperterriti a scrivere canzoni di merda e a vendere migliaia di copie.

L'ironia sta nel fatto che adesso fanno musica completamente diversa. Abbandonato lo string-skipping a là At The Gates e As I Lay Dying ciò che rimane è una reminescenza punkeggiante a ricordare palesemente Bury Your Dead e compagnia e un solo unico membro a potersi definire quantomeno decente, quel Jona preso in prestito dai defezionari I Killed The Prom Queen.

Ciò che ricordo di questo album è solo una produzione impietosa e delle canzoni dai titoli così ridicoli da superare l'imbarazzante mediocrità di musica e testi: "Tell Slater Not To Wash His Dick" e "Braille (for stevie wonder's eyes only)" sopra tutte. In una vecchia data a supporto di Killswitch Engage e The Haunted un anonimo recensore li descrisse, non a torto, come "dei ragazzini delle medie che mimano l'esecuzione di brani dei The Black Dahlia Murder ", ma li aveva decisamente sottovalutati: Dimebag è morto, Chuck è morto, Piggy è morto, Randy è morto, Cliff è morto, Miescko Talarczy è morto e così pure Peter Steele e Vitek.

I Bring Me The Horizon sono vivi e vegeti e questo è solo il primo di quattro album.

Elenco tracce e video

01   Pray for Plagues (04:21)

02   Tell Slater Not to Wash His Dick (03:30)

03   For Stevie Wonder's Eyes Only (04:29)

04   A Lot Like Vegas (02:09)

05   Black & Blue (04:33)

06   Slow Dance (01:16)

07   Liquor & Love Lost (02:39)

08   (I Used to Make Out With) Medusa (05:38)

09   Fifteen Fathoms, Counting (01:56)

10   Off the Heezay (05:38)

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Altre recensioni

Di  Funeral For A Friend

 Aggressivi, selvaggi e velocissimi.

 Con un pò di originalità questo gruppo può davvero diventare uno dei massimi esponenti in campo death/metalcore mondiale.


Di  transistor92

 Il disco cerca di essere troppo brutale finendo con il risultare banale e scontato.

 Fifteen Fathoms, Counting è il classico pezzo lento poco ispirato che i gruppi cattivi inseriscono negli album tanto per far vedere che sanno fare qualcosa di diverso, ma nonostante questo molto godibile!