Aldilà del fatto che l'esordio veramente brutale dei grindsters Niù Iorchesi Brutale Verità era, è e resterà per sempre e finché morte non ci separi, un virulentissimo concentrato di romantico nichilismo d'antan che musicalmente spacca letteralmente le terga ancora oggi a colpi di Mawashi-geri, credo di poter dire che c'è un errore di fondo nell'assunto càtegorico propugnato nel titolo.

"Extreme Conditions Demand Extreme Responses"

Ragioniamo: se condizioni estreme richiedono risposte estreme, il tutto si estremizza, estremizzandolo.
Con il risultato che al successivo giro-di-giostra ci si potrebbe trovare a far fronte non più a già di per sé ardue condizioni estreme, ma a condizioni perlomeno estremissime.

Le estremissime, circuitando l'estremizzazione alla Giuoco dell'Oca tipico del Monopoli (l'albergo monostella in Vicolo Corto resta il mia preferito), a loro volta richiederebbero risposte ultra-estremissime.

E se putacaso queste risposte ultra-estremissime non dovvero più bastare?

[Consiglierei ai disperati, agli ottimisti, ai filogovernativi e agli arrabbiatissimi ad oltranza, di saltare la prossima riga]

Ventisei anni fa a Nuova Iorch non potevate saperlo ma a noi oggi le risposte facili ai problemi complessi ce le danno tanti eminenti sc(iem)enziati che ci governano. E senza nemmeno passare dal Via!

Il rischio in caso di estremizzazione estrema estremizzatissima, è quello di non capirci più gnente-di-nulla. Un po' come quello che avviene dentro questo disco: ossa scheggiate e budella sparse per tutto il pavimento.

E quindi?
Mi rendo conto che son questioni estreme a cui occorrerebbe dare risposte estreme.

E allora chiediamo lùmi ai Brutale Verità: se ci hanno fatto sù un disco c'avranno studiato sù anni-e-anni.
No?

No.

Pubblicato nel settembre del 1992 "Extreme Conditions Demand Extreme Responses" ci mònita che "condizioni estreme richiedono risposte estreme".

Ma non è che io sia tanto d'accordo. Non so se ve l'ho già detto.

Perché il rischio è quello di finire a giocare a Monopoli con le banconote fasulle al posto di quelle vere. E' anche vero che lì, se ti gira bene, puoi comprarti agevolmente quattro case in Viale Dei Giardini e vivere da pascià; però fuori da lì di certo non ci campi.

A meno che non si riesca a sub-affittarne almeno una aumma-aumma ai meno fortunati di Bastioni Gran Sasso: ma se ti beccano finisci in prigione. E senza passare dal Via.

Insomma il disco sarà anche il miglior esemplare di grind-mainstream di livello asburgico-siderale, però, duole dirlo, il titolo è sbagliato.
Ecco.

E ora lasciatemi tornare a giuocare a Monopoli.

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