E voilà, Bryan Ferry si cimenta in un'altra delle sue eleganti reinterpretazioni dei grandi classici. Non nuovo a Dylan (di cui si professa un grande fan, pur aggiungendo di non conoscerlo personalmente - puntualizzazione curiosa anche perché è la stessa di Robyn Hitchcock, anche lui autore di un gradevole omaggio al menestrello americano) giacché l'indimenticabile "Hard Rain" risale al 1973 e "It's All Over Now Baby Blue" al 2002, ecco che ora fa le cose per bene e propone un repertorio di brani dylaniani degli anni '60, quando, dice Bryan, "la gente impazziva per Elvis e Frank Sinatra". Così dopo aver riletto il mondo dello swing ecco il nostro calarsi in un'altro album monotematico alle prese con "The Times They Are A-Changin'", "Knockin' On Heaven's Door" e "All Along The Watchtower", anche perché dopo avere calcato le scene con negli scorsi anni (con la necessaria assiduità imposta dal far cassa per affrontare la separazione dalla moglie), tempo per scrivere pezzi nuovi non ce n'era.
Approcciando la reinterpretazione Ferry dimostra come sempre di amare il materiale e di farlo suo, ma stavolta direi con riserva: ci mette la voce e la faccia sulla copertina (una delle più brutte della storia sua e del rock? Aaaarrgghh!!) e arrangiamenti corposi ma non ridondanti, strings e la solita armonica che - ci scommettiamo? - sul palco dal vivo nel tour ormai alle porte suonerà lui. Così dopo un'ottima partenza con "Just Like Tom Thumb's Blues" e una bella "Simple Twist Of Fate" ci si aspetta che quando arrivano i pezzi da novanta piazzi un colpo da maestro che le renda indimenticabili. E invece no. "The Times They Are A-Changin'" e "Knockin' On Heaven's Door" rimangono sullo stesso registro e l'album scivola giù fino a "All Along The Watchtower" senza sorprese e senza scosse. Giusto, certo, però un giuzzettino non sarebbe guastato!
In una recente intervista a James Joyce pubblicata su Repubblica (vedi nei link) Ferry ha dichiarato di paragonare Dylan a Picasso "perché nella sua musica non c'è un atteggiamento unico ma un po' di tutto per tutti". Apprezzando questa molteplicità di risultati del suo ispiratore, il buon Bryan qui avrebbe forse potuto seguire questo approccio salutare, diversificare e regalarci ancora una volta qualche interpretazione magistrale, mentre invece ci dobbiamo accontentare della sua voce - sempre eccezionale di suo - ma costretta nel registro un po' strettino di una rivisitazione - se posso dire - di maniera. Insomma non era possibile avere niente di meno trattandosi di lui ma sarebbe stato grandissimo avere - da un'accoppiata così, Ferry + Dylan! - qualcosina di più! (P. S. Il disco è bello comunque e io sono contento di averlo. )
01. Just Like Tom Thumb's Blues
02. Simple Twist Of Fate
03. Make You Feel My Love
04. The Times They Are A-Changin'
05. All I Really Want To Do
06. Knockin' On Heaven's Door
07. Positively 4th Street
08. If Not For You
09. Baby, Let Me Follow You Down
10. Gates Of Eden
11. All Along The Watchtower
Elenco tracce testi e video
02 Simple Twist of Fate (05:18)
They sat together in the park
As the evening sky grew dark
She looked at him and he felt a spark tingle to his bones
It was then he felt alone
And wished that he'd gone straight
And watched out for a simple twist of fate.
They walked alone by the old canal
A little confused I remember well
And stopped into a strange hotel with a neon burning bright
He felt the heat of the night hit him like a freight train
Moving with a simple twist of fate.
A saxophone someplace far off played
As she was walking on by the arcade
As the light bust through a-beat-up shade where he was waking up
She dropped a coin into the cup of a blind man at the gate
And forgot about a simple twist of fate.
He woke up the room was bare
He didn't see her anywhere
He told himself he didn't care pushed the window open wide
Felt an emptiness inside to which he just could not relate
Brought on by a simple twist of fate.
He hears the ticking of the clocks
And walks along with a parrot that talks
Hunts her down by the waterfront docks where the sailers all come in
Maybe she'll pick him out again how long must he wait
One more time for a simple twist of fate.
People tell me it's a sin
To know and feel too much within
I still believe she was my twin but I lost the ring
She was born in spring but I was born too late
Blame it on a simple twist of fate.
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Altre recensioni
Di primiballi
È un’opera bellissima, essenziale, centrata.
La voce pulita, caldissima è cambiata in meglio, canta con molta anima.
