Diciamocelo francamente: qual'è l'unico film derivato da fumetti Marvel che mette tutti d'accordo? Spider Man? Probabilmente sì. Ma anche (e soprattutto aggiungo io) X Men.

Uscito nel lontano 2000, (sembra ieri vederlo con amici dopo averlo preso da Blockbuster quando ancora bazzicavo a Milano...) questo è uno di quei film che si possono tranquillamente definire storici, quantomeno nel loro genere. Se è vero che il primo film in assoluto di questo tipo è Blade (che vidi anni e anni fa ma mi sembrò una cagata, purtroppo...), X Men è il vero prodotto della svolta.

Un operazione record per l'epoca in quanto a investimenti, effetti speciali e promozioni; ma tutto questo non basta per fare un grande film (vedi Avatar, altra mezza cagata). La trama di questo primo capitolo della saga è perfettamente fusa con l'atmosfera del fumetto, per quanto possibile ovviamente.

Il cast è da menzionare: la sempre stupenda Halle Berry nel ruolo di Tempesta, un superlativo Patrick Stewart in quello chiave del Dottor Xavier, un altrettanto lodevole Ian McKellen in quello del vecchio amico/nemico Magneto. Ma soprattutto un giovane Hugh Jackman, che con la sua interpretazione nel ruolo principale di Wolverine si propose come stella nascente della nuova generazione hollywoodiana. Oggi infatti è uno dei più celebrati attori sulla piazza, oltre che come sex simbol che non guasta mai in questi casi.

Raccontare il film in modo cronologico rischia di essere pesante e stucchevole. Ma come non citare la breve quanto suggestiva scena iniziale sulle origini in regime nazista di Magneto; gli scenari in cui appaiono i nemici come Mystica, Sabertooth e il ranocchio Toad, personaggi questi anch'essi da menzionare, sicuramente superiori a quelli dei capitoli successivi.

O come l'epica battaglia finale che si concluderà con l'inevitabile lieto fine, ma senza per questo perdere di tensione, e con la rinchiusura di Magneto in una prigione di vetro. Questo lavoro, in chiusura, è un film non scontato, ben interpretato e ben realizzato nel suo insieme. Certo anche le inevitabili sfumature amorose non possono mancare manco quì (si concretizzeranno nei successivi capitoli), ma senza mai scadere nel mieloso o nel banale.

Un apice nel suo genere, un genere spesso snobbato dai puristi, ma almeno in questo caso a torto. Uno dei meriti principali di X Men (o delle colpe) sta nel aver causato la moda di questi film. Seguiranno infatti produzioni più o meno fortunate (stupendi i 3 Spider Man, passabili ma niente di che Hulk, Fantastici 4, Iron Man; orridi Daredevil e Electra, buoni gli altri 2 X Men)

Un film da vedere, magari con amici, senza troppo impegno, ma che non deluderà.

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