Appartenente a quella frangia di scuola francese ancorata alle prime releases norvegesi, sia in termini compositivi – pur con le dovute personalizzazioni soprattutto sul piano del pathos e dell’eleganza – che di produzione lo-fi, Cachot d'Effroi, progetto interamente guidato da Carcasse Enchaînée, rilascia nuovamente il suo secondo full-length – la cui prima stampa avvenne in maniera indipendente nel 2024 – tramite la grandissima Drakkar Productions: "Dans le cimetière abandonné".

La matrice darkthroniana di riferimento resta sempre piuttosto preminente, come d’altronde già manifestato nell'omonimo esordio, ma seguendo una via meno atmosferica e con un tocco DSBM che in alcuni passaggi risulta realmente marcato. Carcasse Enchaînée assimila alle tipiche grammatiche iconoclaste della fiamma nera l’afflato romantico del decadentismo francese, e qualche dinamica Post piuttosto melodica che, tuttavia, rimane sempre contenuta, senza dunque entrare in contrasto con la struttura di base.

"Dans le cimetière abandonné" emana un’aura cimiteriale a cui resta difficile resistere... Proprio come ogni oscura malia, la cui potenza risiede nel fascino conferito dai suoi risvolti letali. Si tratta di un LP per soli intenditori ed amanti della vecchia guardia e, in particolare, per chi ben digerisce la poetica d’oltralpe... Qui è inevitabile richiamare nomi come Celestia, Mortifera, Nehëmah e Darvulia, bensì anche qualcosa delle iconiche Les légions noires (soprattutto Belkètre e Mütiilation).

...Un’altra ottima uscita di questo nero e infausto 2025.

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