Tutto ebbe inizio nel Surrey, verso la metà degli anni ’60, quando un giovane chitarrista/flautista di nome Andrew Latimer mette insieme la sua prima band, The Fantom Four. Riescono a riscuotere un certo successo a livello locale, sempre nel Surrey, e nel 1968 cambiano nome, diventando gli “Strange Brew”, in seguito semplicemente “The Brew”. Il posto vacante di bassista viene preso dal mitico Doug Ferguson, a cui segue l’entrata nel gruppo nel 1969 del batterista Andy Ward, all’epoca quattordicenne.
Nel 1970, i The Brew incisero molte demo e nel 1971 una di queste giunge nelle mani dell’ ex produttore dei Beatles, Dick James. Egli convinse la band ad incidere un album come sessionmen per il tastierista Phillip Goodhand-Tait. L’album che non ebbe alcun successo commerciale. Ma l’esperienza avuta con il tastierista li spinge a mettere un annuncio per trovarne uno di ruolo: risponde il sontuoso Peter Bardens, proveniente dalla sua band On, già da prima sessionman con una certa esperienza, che aveva in predendza collaborato con musicisti del calibro di Mick Fleetwood, Peter Green, Rod Steward, Beryl Mardsen e Van Morrison.
Novembre 1971: la band cambia nome, nascono così i mitici Camel, nella formazione classica. Inizia una serie di concerti che li porta ad avere un contratto con la casa discografica MCA. Verso la fine del 1972 iniziano le registrazioni del debutto omonimo che uscirà solamente a febbraio del 1973. "Camel" è un disco da molti considerato poco maturo, che tuttavia reputo un buonissimo lavoro, considerando che è un frutto creativo e tardivo (rispetto agli artisti contemporanei) del genere rock-progressive. Slow Your Self Down comincia come una comune canzone anni ’70 per poi esplodere in passaggi complessi, con la vena di Bardens che da libero sfogo al suo estro e la bella voce di Latimer a fare il coretto. Mystic Queen è la traccia più melodica (e a mio giudizio più bella) di tutto il disco. La calda ed eterea voce del bassista Doug Ferguson dona al pezzo la raffinatezza di cui lo splendido arpeggio di chitarra acustica e lo sfolgorante passaggio di organo hammond necessitano. Anche il finale è arrangiato con gusto, poiché troviamo un intricato riff progressivo, un’ultima strofa cantata e infine una chitarra elettrica con effetto che lascia spazio alle perussioni.
Six Ate è strumentale e si snoda fra chitarre un po’ jazz e buoni riff di tastiera per ben sei minuti: ottima già dal primo ascolto. Separation è un bel rockettino movimentato, con un bell’interludio dalla tastiera arpeggiata, se così la possiamo chiamare, e un’ impressionante parte di batteria che non molla un attimo i piatti. E non li molla nemmeno nel pezzo successivo, Never Let Go, uno dei primi pezzi scritti dai Camel, con dei buoni ritmi, scanditi soprattutto dalla buonissima prestazione di Doug Ferguson al basso. Come in Mystic Queen, anche con Curiosity si torna agli alti livelli perché questa è una canzone tutta particolare, soprattutto nel cantato. E poi Arubaluba, dall’incedere piuttosto epico dell’intro, fino alla chitarra che canta letteralmente i riff, rendendo questo strumentale qualcosa di magico.
Insomma, un album che, seppur non all’apice della discografia Camel, rappresenta comunque un buonissimo punto di partenza di una band già ricca di esperienza che da qui in poi non farà che migliorare, sia sul piano compositivo che tecnico, sfornando capolavori come "Mirage", "The Snow Goose" e "Moonmadness". Se poi ci mettiamo una versione rimasterizzata, con la single version originale di Never Let Go e un brano dal vivo al Marquee Club, nientepopòdimenoche la suite da 19 minuti “Homage To The God Of Light” , penso che si possa dire solo questo: onore ai Camel, autori di un progressive rock originale.
Dedico questa recensione alla memoria del grandioso Peter Bardens, scomparso nel 2002 a soli 57 anni a causa di un cancro ai polmoni. R.I.P.
Elenco tracce testi samples e video
01 Slow Yourself Down (04:47)
They tell me you're searching for a new place,
They tell me tomorrow will have a true face.
They say that I don't understand,
When you speak of your summertime land -
Just slow yourself down, I'm coming along.
They tell me your past often hurt you,
And even your friends, they would desert you.
But now you are beginning to see,
The same things have happened to me -
Just slow yourself down, I'm coming along.
You tell me your dreams have been broken,
And not enough words have been spoken.
The time has come to see it through.
Slow down 'coz I'm coming with you -
Just slow yourself down, I'm coming along
02 Mystic Queen (05:40)
Bardens
Have you seen the Mystic Queen
Riding in her limousine
Over hills and dales 'til morning...
If you like I'll take you there
We'll find some colours you can wear
Colour that you've only seen while sleeping.
04 Separation (03:57)
You know we're fighting every day,
It's as if somehow we've lost our way.
When we'd first begun, yeah, we lived as one,
Now as time goes on, we move our own way.
It's just no use in going on
When all the feeling now has gone.
You know we both have tried,
Yeah, we both have lied,
Now as tears subside, we move our own way.
Separation's the only way
Separation starts today
You know we're fighting every day,
It's as if somehow we've lost our way.
When we'd first begun, yeah, we lived as one,
Now as time goes on, we move our own way.
06 Curiosity (05:55)
Bardens
Sail, sail away,
There you go,
To a place you know.
Why not let me come along,
I won't tell no one.
Now our bodies have entwined,
Touch me with your mind.
Your dreams are a mystery,
Please share them with me.
Curiosity is killing me,
I just got to know.
Curiosity is killing me,
I just got to know -
Where, tell me where,
Where are you sailing...
(repeat)
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