Prima o poi il momento doveva arrivare. Arriva un po' per tutti, ma quando a ritirarsi dalle scene è una band come i Candlemass, c'è sempre un po' di dispiacere. Lo avevano annunciato tempo addietro: "Psalms for the dead" sarebbe stato l'ultimo lavoro in studio. La band continuerà a suonare live, scegliendo però soltanto alcuni eventi: questo con un ulteriore cambiamento dietro il microfono. Infatti, pochi giorni dopo l'uscita di PFTD, il gruppo svedese ha annunciato l'allontanamento di Robert Lowe a causa di "carenze in sede live" (scelta per alcuni folle, ma in fin dei conti vera), rimpiazzato da Mats Levén (anche singer dei Krux, progetto di Leif Edling).

L'8 giugno è stato pubblicato "Psalms for the dead" per opera della Napalm Records. Cosa c'è nell'ultima fatica candlemassiana? C'è tanto heavy metal e molto meno doom di quello che ci si aspettava. Soprattutto si percepisce un retrogusto vintage per l'hard rock dei seventies. A dimostrazione di questo va sottolineata l'importanza che i Candlemass hanno affidato alle tastiere di Carl Westholm, nonchè all'hammond di Per Wiberg (ex Opeth), il protagonista assoluto di "Siren song", il pezzo che più di tutti gli altri mostra l'influenza che il prog settantiano ha avuto sui Candlemass.

Nel complesso il sound rimane quello oscuro e "corposo" inaugurato con l'omonimo platter del 2005, quello della breve ricomparsa di Messiah Marcolin. Su queste caratteristiche ormai ben note, Edling e soci ci piazzano il loro tributo al rock dei '70 e la miscela finale è di quelle interessanti: due modi lontani di concepire il rock che i Candlemass riescono a far convivere in maniera soddisfacente. Nonostante ciò, i brani meglio riusciti sono proprio quelli che si distaccano da questa ondata "revival" per ricollegarsi al classic epic sound del gruppo: ne sono testimonianza "The sound of dying demons", impreziosita da un refrain accattivante e orrorifico, la titletrack (probabilmente il pezzo più riuscito del lotto) e "The killing of the sun", chiaramente sabbathiana sia nel riff che nelle linee vocali.

La carriera quasi trentennale dei Candlemass finisce con questo lavoro. Un'opera che mostra ancora una volta una band capace di maneggiare con sapienza ed esperienza un genere che ha contribuito a codificare in modo profondo e sostanziale, caratterizzandosi per lo stile epico, possente e mistico. Un lavoro positivo quindi, ma rispetto a platter come "King of the grey islands" e "Death magic doom" si deve parlare di passo indietro: il songwriting appare appannato, soprattutto nei pezzi più lunghi ed elaborati come "Waterwitch" e la conclusiva "Black as time". La percezione generale è che i Candlemass di "Psalms for the dead" abbiano perso parte delle proprie frecce, con una diminuzione della varietà stilistica, che si coglie in alcuni refrain, spesso poco ispirati.

Un lieve appannamento nella stesura dei brani, non inficia il giudizio sull'ennesima prova positiva della band di Stoccolma, capace di ritagliarsi un posto di assoluto rilievo nell'orizzonte del metal mondiale. Quando i Black Sabbath impartivano le prime lezioni di oscurità, i Candlemass prendevano appunti, perchè già sapevano di poter diventare i "professori" futuri del doom. Ma ormai la liturgia è finita e gli ultimi versi della titletrack, purtroppo, ci confermano la decisione: "when time is gone, the page is turned, the door is closed and all is done and said, the band has played...the spotlight's burned, all that's left are psalms for the dead."

E allora, ringraziandoli per tutte le pagine nere che hanno composto, non si può non citare la frase che campeggiava sul booklet di "Epicus doomicus metallicus", il cd che li ha lanciati: "all'odio, all'amarezza, alla sofferenza, agli scoraggiamenti e alle sbornie: senza di voi realizzare questo disco non sarebbe stato possibile."

Tre pallini e mezzo.

1. "Prophet" (6:05)
2. "The Sound Of Dying Demons" (5:30)
3. "Dancing In The Temple (Of The Mad Queen Bee)" (3:38)
4. "Waterwitch" (7:03)
5. "The Lights Of Thebe" (5:49)
6. "Psalms For The Dead" (5:15)
7. "The Killing Of The Sun" (4:09)
8. "Siren Song" (5:58)
9. "Black As Time" (6:47)

Elenco e tracce

01   Prophet (00:00)

02   The Sound Of Dying Demons (00:00)

03   Dancing In The Temple (Of The Mad Queen Bee) (00:00)

04   Waterwitch (00:00)

05   The Lights Of Thebe (00:00)

06   Psalms For The Dead (00:00)

07   The Killing Of The Sun (00:00)

08   Siren Song (00:00)

09   Black As Time (00:00)

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