Dopo una recente e ottima recensione di Baccanali dove si accennava a questo libro mi è venuta improvvisa la voglia di andare a ritrovare una piccola goccia di memoria, come si fa con i vecchi amici che non si vedono da anni e ho dapprima riascoltato qualche disco e via via in crescendo ho finito per trovare e leggere in un baleno questo vecchio libro da poco rieditato.

Personaggio fantastico Fela Anikulapo Kuti, poco conosciuto dalle giovani generazioni, sottovalutato, contraddittorio, irritante, controcorrente ma anche musicista straordinario, innovatore, anticonformista e soprattutto politicamente impegnato.

Inutile definire esattamente Fela e questa sua biografia ne ritrae solo in parte la vera essenza ma il tanto da farcelo conoscere e amare sicuramente si.

Fu scritta nell'ormai lontano 1981 quando Fela era all'apice del suo percorso e pubblicata l'anno seguente solo in Francia e in Inghilterra.

Ci ha impiegato trent'anni a giungere in Italia ma meglio tardi che mai.

Il cubano in esilio Carlos Moore amico di vecchia data è stato l'unico ad essere autorizzato a riportare le storie, i pensieri e la filosofia di Fela, ad intervistare le sue mogli, le sue amiche e chi gli stava vicino.

Una biografia in cui è Fela che parla, che racconta. Dall'infanzia ai primi approcci con la musica, dalla scoperta del Black Power in America alla creazione dell'African Beat, dalla ribellione ai regimi militari che si susseguivano in Nigeria fino alla miriade di processi e incarcerazioni, dalle botte ed agli assalti armati alla sua comune di Lagos fino alla morte per aids a soli 58 anni.

Naturalmente la sua musica è il fulcro del racconto, di come sia arrivato ad essere il musicista africano che ha scioccato il mondo per la sua incontenibile sete di giustizia per tutti gli africani, di come abbia influenzato musicisti di tutto il mondo da Lester Bowie a David Byrne da Michael Jackson a Ginger Baker e tantissimi altri.

Un libro scritto benissimo e pieno di notizie sulla musica del tempo in Africa e fuori, con la traduzione dei testi più importanti, le immagini dei suoi album, la discografia completa (ben 77 album).

La cosa che salta immediatamente agli occhi è il tentativo, peraltro abbastanza riuscito, di dare una immagine il più possibile oggettiva dell'uomo e del musicista mettendo in risalto sia le doti che i difetti e difetti ne aveva certamente, cosa che l'autore non nasconde minimamente e lo stesso Fela non fece mai alcun tentativo di edulcorare il racconto.

Ci sarebbe tanto ancora da dire ma vi lascerò il piacere di scoprire un mondo affascinante e terribile e soprattutto quell'Africa dei diseredati che nei sogni di Fela sarebbe dovuta diventare una grande unica nazione al di là degli stati e dei colonialismi. 

All'inizio di un famoso concerto a Berlino disse: "sappiate che qualsiasi cosa voi bianchi pensate di conoscere dell'Africa è sbagliata".

Una nota di apprezzamento per l'ottimo traduttore Marco Zanotti e per la benemerita Arcana Editrice.

Ascoltate Fela, recuperate la sua musica, ascoltate quei ritmi ipnotici e ballateli! E' di una attualità sconvolgente.  

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