CCCP la prigionia della malinconia
È un'ultima chiamata, l'epilogo di un periodo che viene celebrato a memoria storica di un passato. I Joy Division l'avrebbero chiamata New Dawn Fades. Ma questa non è l'alba che svanisce, è piuttosto un bellissimo tramonto con colori caldi e sfumati dove emerge tutta la sensibilità del pittore, che nonostante 72 anni e una vita vissuta anche con numerose contraddizioni (più per il giudizio degli altri), mette in luce una lucidità vivissima. Non è un caso, e non solo per evidenti motivi anagrafici, che il pubblico accorso a Legnano in una bellissima cornice abbia una media di età superiore ai 45 anni Questa non è un esibizione propiziatoria I riti di accesso al mondo dei CCCP sono ormai lontani più di 40 anni dal loro esordio con almeno due generazioni musicali trascorse nel frattempo. Il messaggio dei CCCP rimane di una attualità sconvolgente Non c'è nuovo repertorio, ma c'è una benemerita soubrette che, con intelligenza e sagacia con cadenza emiliana contro qualunque stereotipo, slang, acronimo anglosassone, introduce le varie sezioni del concerto Le canzoni in scaletta sono la rappresentazione perfetta della loro carriera, anche se vengono proposte talvolta in un modo più levigato e non abrasivo come lo erano in originale Rimane la chitarra di Zamboni sempre grezza, ma con una base ritmica onestamente troppo piena che fa perdere la magia della batteria elettronica degli inizi. Un percorso storico e antologico è ciò che Ferretti&Co ci regalano: tutti i loro Gioielli. Tutto è messo in una sequenza diversa dal tour dell’anno scorso con una focalizzazione a oltre metà del set su Ortodossia con Punk Islam, Spara Juri , Mi ami . C’è spazio per il divertissement di Fatur con Vota Fatur tratto da Canzoni, Preghiere e Danze del II Millennio, Viene dato tempo al punk melodico emiliano filosovietico di Battagliero cantata da tutti a squarciagola, anticipata da Tu Menti, Emilia Paranoica, Morire, Curami, Noia come se se tutto questo fosse una ricetta che mischia benzodiazepine con Prozac. C’è tutto anche il riconoscimento del proprio percorso cattolico, dell’importanza del rito dei vespri e del rosario (che Ferretti ha saputo descrivere magnificamente nel libro Ora – Difendi Conserva Prega in antitesi a Produci Consuma Prega) con Libera me domine e Madre semplicemente stupende. Semplicemente tutto. Ma qui cresce la mia Saudade… e non arriva solo a me…come se stessi perdendo definitivamente qualcosa che ti appartiene nell’anima, ma devi lasciare come un amore finito ma che rimarrà in eterno anche se non lo potrai più vivere. E qui mi viene in aiuto a capire La Grande Bellezza quando nel monologo di Verdone dice “che cosa avete contro la nostalgia, eh? E' l'unico svago che resta per chi è diffidente verso il futuro, l'unico”. Si finisce, tra le lacrime, con “Amandoti”.
Per me lo so: è davvero così.
“In un eterno presente, che capire non sai
L'ultima volta non arriva mai
L'ultima volta non arriva mai
In questo presente che capire non sai”
L’ultima volta è arrivata
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