Dubbio: esiste una musica che si può godere in 3D?
Beh, la domanda è provocatoria ma... se volete avvicinarvi a uno dei migliori sound contemporanei, armatevi di occhialetti 3D e vedrete/assisterete al capolavoro assoluto di questo chitarrista celebrato in tutto il mondo, che mai come in questo disco ha reso palpabile, fresco, raffinato, leggero, cristallino (in una parola "tridimensionale") il suo stile inconfondibile.

In questo disco magico ed evocativo (mai titolo fu così azzeccato!), in duo col suo alter ego Charlie al contrabbasso, il chitarrista americano sforna un campionario di pezzi a mio modo di vedere, ancora insuperati per scrittura, esecuzione e classe interpretativa. Sarà il grande cielo del Missouri che sembra avvolgere i pezzi, sarà la misurata interpretazione attenta più ai vuoti che intercorrono tra un fraseggio e un passaggio di contrabbasso che al solismo virtuoso gratuito, sarà il gran senso di pace e rilassamento che evocano i brani, sarà questo ed altro, sta di fatto che questo disco ha un valore artistico (e direi... terapeutico) altissimo che fa riappacificare chiunque col mondo e fa capire che, se Dio esiste, un occhio benevolo l'ha gettato anche tra queste tracce.
Poi, per carità, il nostro ha fatto cose altrettanto valide e di "spessore" (che ognuno nel suo piccolo conosce e vi risparmio quindi di elencarvi i titoli!) ma queste "Short Stories" sotto il cielo del Missouri, a mio modo di vedere, hanno una piccola marcia in più: una sorta di effetto 3D in musica! Sarà mai possibile?

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