Per la serie “Scheletri nell’armadio” ecco a voi i Children of Bodom, veri paladini del metallaro quindicenne del decennio scorso.

A metà anni duemila serve una scossa nel loro modo di suonare, il temibile incrocio tra death melodico e power metal inzuppato di tastiere e con mille scale neoclassiche che van su e giù, frutto di un ideale quanto abominevole accoppiamento tra In Flames e Stratovarius, è a un punto di stallo.

Ecco quindi un nuovo singolo, dove il solito omino con la falce cerca qui di rifilarci un pugno in bocca, “In Your Face” yeah!, mentre solamente sulla copertina dell’album mostrerà il suo terribile volto nascosto. Il restyling, a parte i cupi colori con cui si presenta il mietitore di anime dannate, consiste in abbondanti infiltrazioni di riff panterosi, insomma thrash che spacca ma che è moderno, e sfumature tendenti all’industrial, ovviamente i tamarrissimi assoli di chitarra e tastiera alternati non possono scomparire per nessuna ragione. Tutto questo è buttato in faccia all’ascoltatore, “In Your Face” yeah!, di cui esiste anche una versione censurata perché a quanto pare il testo contiene brutte parolacce che è meglio che i ragazzini non sentano pronunciare dallo scream/growl del baldo Alexi.

Tutto ciò però non è per nulla interessante, l’unica cosa che merita attenzione è la b-side: una fantasmagorica cover di Britney Spears! “Oops I Did It Again”, non conosco il testo ma ogni volta mi immagino la tenera Britney che ammette di aver commesso per l’ennesima volta qualche zozzeria, oltre a tornarmi in mente un vecchio compagno di scuola un poco gaio che spendeva qualche centinaia di euro in poster e accessori vari ritraenti l’ammirevolissima cantante. Uno di questi poster, appeso in classe, venne poi dato alle fiamme durante la festa natalizia del liceo.

Fatto sta che, dopo aver berciato qualche cosa in finlandese, Alexi sputa per terra richiamando a raccolta tutto il catarro che ha in corpo ed è a questo punto che inizia la blasfemia. Una giovane turnista si finge Britney e duetta con Laiho in un paio di yeeh yeeh, dopodiché partono i chitarroni zarri in un vortice di metallosissimo pop che prosegue con un furibondo rallentamento, che fa molto gruppo cattivo, anzi molto più che gruppo cattivo, prima dell’arrivo degli strabilianti assoli di chitarra conclusivi. Anzi più che strabilianti!

Questo è in assoluto il vertice indiscusso della produzione dei bambini del lago Bodom, il che la dice lunga su tutto il resto, ma va beh…

Viva Britney!
Viva Alexi!

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