Ciao ragazzi, torno ad occuparmi di musica per voi, cercando di recuperare un ottimo cantante come Christian, oggi un po' dimenticato dal grande pubblico. 

All'anagrafe Cristiano Rossi, palermitano, con trascorsi sportivi nella locale società calcistica, a fine anni '70 Christian sembrava avviato a divenire l'epigono italiano di Julio Iglesias, sia per le comuni radici nel mondo del calcio (lo spagnolo nelle merengues madrilene), che per l'ammiccante repertorio sentimental/romantico ed il mai celato fascino mediterraneo, che facevano breccia nel cuore di molte donne, aumentando, ovviamente, le vendite dei vinili ed i passaggi radiofonici o televisivi.

Negli anni '80, inoltre, Christian era puntuale concorrente del Festival della canzone italiana, con una certa allure mediatica che lo rendeva fra i volti più noti del pop maggiormente in voga, al pari di un Cutugno o di un Fogli. Mai, però, il nostro ebbe la soddisfazione di un successo sanremese.

Di spicco, all'epoca, anche la sua relazione, concretatasi in un matrimonio ultradecennale e la nascita di un figlio, con l'ex soubrette e cantante Dora Moroni, già partner di Corrado nelle prime edizioni di Domenica In.

Negli anni '90, tuttavia, il grande pubblico sembra essersi dimenticato di Christian, complice un mutamento generale dei gusti musicali e l'attenzione verso sonorità decisamente meno melodiche - oltre che la concorrenza, nella propria nicchia, di artisti pigliatutto quali D'Alessio - sebbene il Nostro abbia continuato ad esibirsi dal vivo ed a produrre dischi con una certa regolarità. Sempre in questi anni la fama di Christian permaneva nei mercati dell'america latina e dell'est - financo del Giappone - aumentando esponenzialmente le quotazioni dei suoi vecchi vinili, mai ristampati in cd.

L'album che commento, uscito nel 2004, segna un ritorno discografico in grande stile di Christian, con adeguata miscellanea di vecchi successi e nuove interpretazioni.

Lo stile del cantante palermitano spicca nelle varie tracce dell'album per il suo carattere suadente, i toni mai eccessivi e, spesso confidenziali, riallacciandosi alla tradizione del "bel canto" italico, in cui melodia, echi mediterranei e romanticismo si fondono in un unicum di un certo pregio. Fra le canzoni che mi piace ricordare, e che certamente alcun di voi non possono aver dimenticato, spiccano soprattutto "Cara" e "Daniela", cavalli di battaglia di Christian, pezzi romantici trasmessi a rotazione nelle radio - ed autoradio - degli anni '80.

Un giudizio equanime sull'album e sulla carriera del cantante palermitano mi obbliga, tuttavia, a qualche considerazione critica conclusiva. Il repertorio di Christian appare forse, nel proprio insieme, derivativo rispetto ai modelli tradizionali della musica melodica, e privo di elementi differenziali rispetto ad altri autori coevi, come i già citati Cutugno e Fogli, ma, ad esempio, anche un Minghi od un leali. Forse Christian può risultare, per impostazione vocale e presenza scenica, un cantante piuttosto anonimo, anche se l'eleganza che lo contraddistingue ben compensa eventuali deficit compositivi.

Del resto, stiamo parlando essenzialmente di un interprete, piuttosto che di un autore, con tutti i limiti che si attribuiscono a questa categoria artistica.

In sintesi, un lavoro consigliato per riscoprire tracce della nostra musica; anche se, ragionando in termini assoluti, non possiamo scostarci da un 2/5 ad uso dei più smaliziati lettori di Debaser.

Sempre Vostro

 

Il_Paolo

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