Che le scuole pubbliche non siano il fiore all’occhiello dell’istruzione americana si sapeva, si è sempre saputo: non si contano i film che ritraggono squallide aule e alunni “difficili”, perenni problemi di budget che limitano anche gli insegnanti più volenterosi, o modesti e demotivati professori, arresi all’evidenza di scarsissimo materiale umano. Chissà se davvero è così, chissà se Lisa Simpson ha ragione a temere sopra ogni cosa la scuola pubblica. A giudicare da questa pellicola del 1987 direi proprio di sì.

In “The Principal - una classe violenta” (seconda parte del titolo aggiunta nella versione italiana, per spiegarci cortesemente di che cosa parla) i cliché vengono confermati ed ingigantiti e tutto assume contorni grotteschi, a volte intenzionalmente, a volte meno. Nella scuola superiore più malfamata che ci sia (l’addetto alla sicurezza usa un idrante per invitare i ragazzi a lasciare il cortile) viene spedito come preside un professore (James Belushi) che soltanto lì poteva finire, essendo il classico outsider della vita che si accasa all’inferno. All’esistenza fallimentare del protagonista (alle prese coi soliti problemi personali, sbronze colossali, ex mogli etc.) si sommano gli invalicabili problemi scolastici: bande rivali, afroamericani contro bianchi contro ispanici, disadattati, coltelli a serramanico che spuntano come funghi, pestaggi, insulti, pistole, minacce al corpo docenti, stupri e ritorsioni sono all’ordine del giorno, fintanto che the Principal (che non a caso si presenta in Harley nera e magari con la mazza da baseball) si rompe decisamente le palle e fa piazza pulita non senza difficoltà, con l’aiuto di qualche anima pia. Inevitabile sarà lo scontro finale con la pericolosa banda della scuola, in un’adrenalinica lotta senza quartiere.

Il film è esagerato in ogni cosa, crudo e violento, ma in più di un’occasione strappa il sorriso e diverse scene sono assolutamente godibili. Belushi, decisamente più in forma che oggi, è perfino convincente nel ruolo da duro, anche se spesso si concede battutacce, frasi ad effetto, faccette e toni da commedia. I temi del disagio sociale, del razzismo, della violenza giovanile, dell’importanza e dell’educazione sono brevemente accennati ed espressi con vomitevole retorica (nessuno si aspettava niente di diverso, vero?).

Inutile dilungarsi, sostanzialmente “The Principal” è proprio una cazzata (rigorosamente made USA), piena zeppa di luoghi comuni, con una trama più che scontata e situazioni già viste e riviste, però il ritmo è buono, i personaggi ben congeniati e la violenza scorre a fiumi in maniera del tutto ingiustificata, per cui, per chi avesse voglia di vedersi una cazzata, questa la consiglio.

Carico i commenti... con calma