Come si può osservare dal bollino bianco che campeggia in basso a destra sulla cover di questo debutto, i Circle II Circle sono la nuova creatura dell'ex cantante dei Savatage Zak Stevens che parecchi fan della band floridiana ancora rimpiangono, ancor più se si considera come si sono evolute poi le vicende. Ma lasciamo perdere superflue costernazioni e concentriamoci su questo disco omonimo, unilateralmente conosciuto col nome ''Watching In Silence''. Non ci sono grosse personalità ad accompagnare Zak in questa nuova avventura (tra gli altri Matt LaPorte alla chitarra) e dunque, per la maggior parte del songwriting del lavoro in questione, Stevens si avvale dell'invidiabile operato degli ex compagni Chris Caffery e John Oliva. E si sente benissimo.

''Watching In Silence'' è marchiato a fuoco da un'energica impronta Savatage. Sarebbe stato strano aspettarsi il contrario, è vero, comunque ne esce fuori un disco che non vive soltanto dell'ingombrante ombra del passato. Se ''Forgiven'' è la classica power-ballad pianistica dotata di parti orchestrali e di una maestosità a non finire come da tradizione Savatage; se ''Walls'' riprende in maniera ancora più giunonica gli inserti a più voci, tra i quali non è amletico riconoscere il ''Mountain King'' John Oliva; e se la title-track potrebbe realisticamente rappresentare un outtake di ''Dead Winter Dead'' tanto è lampante il tocco del gruppo di Tampa in ogni singola nota, va riconosciuto che questi pezzi incarnano appena una parte dell'album. Tutto il resto ha decisamente un'altra anima, un'audace essenza, uno spirito liberatorio che risalta nell'opener ''Out Of Reach'', pezzo immediato con un ottimo lavoro alle chitarre, nella seguente ''Sea Of White'', dove le pennellate nu-metal (specie nelle linee di basso) non sono poi tanto difficili da carpire; oppure nella concisa e settantiana ''Lies'', dove Zak osa, filtrando la sua magnifica voce in un contesto tipicamente Hard Rock. Altre canzoni mi fanno tornare alla mente gli Anthrax di ''We've Come For You All'' e, ancor di più, gli Armored Saint post-reunion (''Revelation'') nonostante i Circle II Circle si muovano su coordinate decisamente più melodiche e tradizionali; ciò che furoreggia è, tuttavia, la splendida ugola di Zak, come d'abitudine sempre a suo agio sia nei momenti più sinuosi che in quelli più infuocati ed esaltanti.

''Watching In Silence'' è un album che vive di contrasti e mutazioni. Un disco nel quale i vecchi fan dei Savatage troveranno di che curare le ferite aperte dall'ultima fase dei loro beniamini e che possiede tutte le carte in regola per attecchire ad un mercato differente (come in realtà poi è stato), meno classicamente metallico, ma, in ogni caso, amante dei suoni massicci e quadrati.

Scoppiettante e più saporito di quanto si possa superficialmente ritenere. 

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