Nota introduttiva dell'autore: il riassunto per chi ha fretta e c'ha sempre da fare si materialezza leggendo esclusivamente le frasi in grassetto.

A me piacciono molto i film che basano tutto sul finale. Sono film molto rischiosi, certo, perché se non sono molto belli, una volta visti non hanno più senso d’esistere. Vale per Shutter Island, che lo vedi la prima volta e sul finale hai un attimo di smarrimento misto a fascino, poi lo rivedi e, dai cazzo, (perdonami Martin, lo so che mi leggi) non torna una sega!

Bene questo non vale per Gli Spietati, nonostante punti molto sul finale, perché il film è bello tutto e quel finale è troppo potente. E se guardi il film sapendo come andrà a finire godi ancora di più.

Clint in sostanza è un bravo cristiano che alleva maiali, galline e figli, con dedizione e amore, ma nasconde un passato da fuorilegge alcolista e spietato. Quando un giovinotto giunge alla sua fattoria blaterando di puttane sfregiate e ricompense in dollaroni per chi si fa gli sfregiatori, a Clint gli s’appizza una lampadina: “hai visto mai che con un’ammazzatina semplice semplice di due merde che se lo meritano pure, mi svolto lo steccato nuovo e un’educazione per i miei figli?”

Sai che c’è? Andiamo a chiamare Morgan Uomolibero, che è il socio d’un tempo, e si va a spaccar culi.

L’antagonista è Gene Hackman, gangster-sceriffo che riempie di schiaffi chiunque sia armato, a priori, non ci sono cazzi.

Il film procede e tu dici "ma Clint! che cazzo fai? Reagisci per dio! Sei un cagasotto Clint! Ho capito che sei un brav’uomo ma questo è cagarsi sotto!"

E le certezze crollano una dopo l’altra, Morgan c’ha le crisi mistiche, il pischello è un coglione, e tu dici “no, no, pure Clint no!” e non ci speri più e poi…..boooooooooom badabooooooom badaboooombomboboooooooooom!

Clint decide di tornare a bere e di ammazzare tutti.

Tutti in piedi sul divano!

Perché Clint è pur sempre Clint.

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