Sono perplesso. O confuso? Confuso.

Questo tizio, tale Edgar, era buono o cattivo? Cioè, per me era una merda, delle peggiori, ma per il buon Clint invece? Che messaggio voleva dare ai suoi bravi compatrioti (perché ad essi si rivolge il film)?

Delude Clint, altrochè, perché cade esattamente laddove tutti i registi con certe tendenze cadono: ambiguità. Tipo Argo. Che lo guardi e dici "cazzo che bello" e poi "cazzo che merde gli Iraniani" e poi "cazzo che brava la Cia" e non sai perchè lo dici, ma lo dici. Essì che il buon Ben te l'ha fatto vedere che ne hanno fatte peggio che Bertoldo.

Il film mostra tutte (?) le nefandezze del protagonista ma le inquadra come parte di un processo, un ingranaggio rotto di un macchinario funzionante. Il macchinario sono gli Stati Uniti. Edgar è una merda, d'accordo, ma guarda come ha ottenuto tutto quello che ha! Un omosessuale represse ed insicuro, sottomesso alla madre-padrona, guarda dov'è arrivato! Questo è il sogno americano! E non c'è niente di brutto.

La merda (per chi ha una certa scala di valori, almeno) è Edgar, non la società che l'ha creato e che gli ha permesso di fare quanto ha fatto (come logica vorrebbe?).

A parte dubbi vari sulla moralità e cazzate al seguito, il film è godibile. Leonardo Di Caprio dà ottima prova delle sue capacità, nonostante sia inguardabile truccato da vecchio. Riesce a rendere bene l'idea dello schizzato, un po' bipolare: da un lato il classico tipo che c'ha la macchina grossa per compensare le dimensioni di qualcos'altro, dall'altro il classico omofobo fascistoide che in verità sogna di pigliarlo anche lui, il che non è facile da rendere dopo American Beauty, perchè tutti vanno a guardare lì e tu attore lo prendi si in quel posto, ma in senso figurato. Dunque bravo Leo. Non avessi fatto Titanic, mannaggia. Naomi Watts è abbastanza inconsistente, non solo per colpa sua, quanto più per la sceneggiatura che non le concede grande spazio (ma forse è giusto così).

E' girato alla Clint, quindi non ti aspetti nulla di che, ma hai un minimo di garanzia sulla qualità. E te la godi abbastanza.

Apprezzabile? Apprezzabile. Ma per favore non proiettiamolo nelle scuole.

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