In cerca di scrivere due righe questa sera, niente occhi e troppi fantasmi nella testa; mi alzo e cerco tra i cd in attesa di essere vivisezionati.

CocoRosie, e subito il cervello entra dentro un appartamento parigino fatto di fumo e giochini per bambini.
Dalle casse esce una cantilena low-fi coraggiosa fatta di due vocine tanto dolci quanto taglienti, non riconoscerei la differenza tra le due se non sapessi che sono due sorelle a cantare e a riempire di suoni multicolori delle tracce che vanno dalla lirica, una delle due arriva prorpio da lì, ad un blues che inciampa in melodie di telefonini e mucche elettroniche. Il tutto confezionato da un bit di batteria imbastito con mani e bocca di un terzo personaggio che ha collaborato al disco.

Sierra e Bianca Casady, non mi stupirei se avessero le ali sotto quelle camicette country, niente paura nelle voci e niente paura nell'affrontare un intero cd con in mano solo una chitarra classica e qualche altra cianfrusaglia a cui nessuno darebbe la benché minima inportanza (almeno fino a questo momento).

Qualcosa di nuovo c'è in giro, effimero e tanto potente da farti rimanere dentro al primo divano che trovi per sentire fin dove ti può portare tutta questa ispirazione...

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