KO DE MONDO!

Recensire un tale capolavoro è una responsabilità!

Corre l'anno 1994 e un disco con una raffinatissima copertina cartonata esce, Ko de Mondo è il titolo. Due occhi infossati ci guardano dalla copertina, Consorzio Suonatori Indipendenti c'è scritto e già la comprensione di ciò che ci aspetta diventa entusiasmante.

Giovanni Lindo Ferretti con la sua band ci regalano quello che sarà destinato ad essere uno dei capolavori della discografia italiana indipendente.

Ko de Mondo è un magma di nuovo con forte influenza dei C.C.C.P. ma qui la poesia prevale. "A tratti percepisco fra indistinto brusio particolari in chiaro. Di chiara luce splendidi, dettagli minimali in primo piano" è la prima dichiarazione di A Tratti prima traccia graffiante del disco.

La poesia comincia a prendere corpo con Palpitazione tenue e Celluloide per proiettarci nella magia di Del Mondo. Un pezzo storico del gruppo destinato a diventare manifesto di una generazione orfana di modelli da seguire. Una polemica del divenire, di un mondo che non esiste più fatto di purezza incontaminata atavica.

La traccia però che divide a metà questo capolavoro è Intimisto, forse una delle poesie d'amore più belle. "Mi rubi il tempo mi rubi le energie, non ascolti il lamento non ascolti il richiamo" Ciascuno potrebbe leggersi in queste parole di un amore non corrisposto, non adeguato, lontano e irraggiungibile.

In Occicente e Memorie di una testa tagliata si evince la trasversalità del gruppo. Impegno sociale e politico. Un occhio ad ovest ed uno ad est pieni di amore e polemica in un'epoca in cui ancora ciò che sta accadendo non è chiaro ma sembra che loro la chiarezza la abbiano eccome.

Si arriverà ad un melting pot culturale di li a poco dove l'oriente farà da padrone su un occidente ormai in decadenza. In viaggio e fuochi nella notte chiudono con amore un capolavoro da leggere, rivoltare, ascoltare e amare.

Grazie Consorzio Suonatori Indipendenti per questo capolavoro del vecchio millennio senza tempo ma pieno di magia.



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