Non sono un grande estimatore di Chuck Schuldiner, però devo dire che ne ha fatte di cose buone, specialmente questo ultimo disco che gira duramente nello stereo con i suoi ritmi incalzanti, l'atmosfera cupa e quella botta estremamente depressa che poteva dare solo la sua chitarra.

E' scomparso prematuramente ma ha lasciato dietro di se non solo la lunga carriera con i Death, ma anche questo progetto che sembra essere a parer mio il suo lavoro più estremo. Tutto funziona perfettamente: la sua magica chitarra e quella di Shannon Hamm, che alternano gli assoli in modo ineguagliabile, il basso macchina demolitrice di Steve Di Giorgio e uno dei più grandi batteristi che io abbia mai ascoltato Richard Christy. Bello, bello, bello tutto... tranne l'unica nota stonata che per tanti anni ha diviso i fan; tra tutti quelli che erano a favore per dire che "The Fragile Art Of Existence" era maledettamente perfetto in ogni suo punto di vista e fra quelli che erano incazzati per la partecipazione (intromissione) del cantante solista Tim Aymar. Tim Aymar. Ancora non mi convince!.. Non sò ancora capire se mi ha rovinato questo perfetto album ProgMetal. Meglio se non ci penso! Comunque complesso, sofisticato, visionario, cattivo. Per me a tutte le carte per reggere il confronto con le migliori produzioni dei Dream Theater: "Images & Words" e "Scene from a Memory".

"Consumed" è bellissima, è un perfetto brano iniziale con i suoi repentinei cambi di direzione in sette minuti, si distingue subito la chitarra e la scelta delle liriche da parte di Chuck. Inutile che vi dico che quelle di mezzo sono sbalorditive, ma è proprio sull'ultima che raccoglie del tutto il succo di questa band talentuosa. 10 minuti di epica canzone, spietata nei testi e estremamente difficile da suonare.

Chuck purtroppo dopo 2 anni muore lasciando il palco senza di lui (e non il contrario!). Ha lottato duramente contro il cancro ma alla fine non ce l'ha fatta e comunque ha lasciato in eredità i suoi prodigi con la chitarra e l'emblema di essere stato uno dei più influenti nomi del Metal Progressive.

Chuck Schuldiner R.I.P. 13.12.01

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