Solo a nominare i Cradle of Filth si alzano un muro di critiche pro e contro e non so bene quali sono coloro che hanno più ragione, ma in veste di recensore mi asterrò da qualunque critica o commento riguardo il gruppo e mi concentrerò esclusivamente sul recensire il loro nuovo lavoro.
Damnation and a Day è un concept a dir poco dalle dimensioni mastodontiche soprattutto se si considera che una cosa del genere in ambito black metal non sia penso mai stata fatta prima (correggetemi se sbaglio).
La fattura di questo disco è a dir poco perfetta, la qualità di registrazione è perfetta, i suoni oserei dire ineccepibili e la prestazione sfornata dal gruppo è straordinaria.
Unica pecca forse il lavoro dietro alle pelli da parte dell’ex-At the Gates Adrian Andersson che spesso risulta un pelo monotono anche se non fuori luogo.
Dany Filth è l’intrattenitore di questo disco con scream allucinanti e growl che sembrano ruggiti di leone il “nano” vampiro sfodera una prestazione davvero sopra le righe ed impreziosice questo lavoro.
Nota di merito anche al notevolissimo lavoro svolto dall’orchestra, data in dotazione dalla Sony casa produttrice di questo disco e benefattrice per ciò della resa sonora di questo album, che non si sovrappone agli strumenti elettrici, ma che si integra con questo creando atmosfere a dir poco apocalittiche.

Per tutti coloro che apprezzano il black metal sinfonico ben suonato e con un cantante che non si attiene agli schemi del black old school questo disco è da avere assolutamente.

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