Nei giorni 2 3 5 e 6 maggio del 2005 si verificò un evento storico: dopo 37 anni i Cream si riunivano per dare vita a dei concerti interi. 12 anni prima si erano riuniti a Cleveland per la loro introduzione alla Rock N' Roll Hall Of Hame, ma solo per pochi brani, adesso era arrivato il momento di una reunion vera e propria; e quale posto migliore ci potrebbe essere stato della Royal Albert Hall di Londra, luogo del delitto dove nel 68 avevano tenuto l'ultimo concerto?

Jack Bruce, Eric Clapton e Ginger Baker dopo una vita di nuovo insieme sullo stesso palco. 37 anni sono tanti, nel frattempo sono nelle vite dei 3 è successo di tutto e di più: eventi che passano dai trionfi di Clapton nelle classifiche mondiali ai drammi anche enormi di tutti e 3 i componenti. Artisticamente e socialmente hanno attraversato vere e proprie ere temporali, e adesso per questo evento si ritrovano insieme per 4 concerti e l'attesa è spasmodica.

L'atmosfera che si respira è a metà tra la magica emozione che solo in questi casi si può provare, una classica rimpatriata tra vecchi amici e un altrettanto classico: "ma chi ce lo ha fatto fà?". I 3 non sono mai stati grandi amici, per usare un eufemismo, in particolare Bruce e Baker non hanno mai nascosto il loro profondo odio e anche in questo caso non devono averla pensata diversamente. "Bruce suonava a tutto volume e mi diceva, sul palco davanti a tutti, che stavo suonando troppo forte. Penso che anche Clapton abbia capito chi di noi 2 era lo stronzo", le eloquenti parloe del vecchio scorbutico batterista. Ma in quelle serate quello che conta è la musica, e quella è sempre divina se suonata da interpreti di questo calibro. In oltre 2 ore di questo doppio disco celebrativo dell'evento si snocciolano tutti i classici di una band che è stata tra le più innovative e importanti di sempre.    

In soli 3 anni scarsi di attività i Cream seppero unire rock, blues e un ruffiano pop rock risultando di fatto tra i pionieri assoluti del rock blues. Furono inoltre protagonisti dell'epoca psichedelica e diedero il via al fenomeno dei supergruppi.    

Anche in questo caso, i 3 veterani diedero il via in qualche modo alla moda delle reunion eclatanti di storiche band sperdute nel tempo e nelle vicessitudini, da li a pochissimo (2 mesi) infatti si sarebbero riuniti i Pink Floyd e 2 anni e mezzo dopo i Led Zeppelin, completando il trittico di eventi musicali sensazionali del decennio. Forse questo evento in particolare è risultato meno emozionante di quella dei della band di Roger Waters e meno eclatante di quella di Page e Plant, ma la magia resta: nonostante l'età che passa inpietosa e lo storico astio tra i 3, i classici si perdono nelle notti e lasciano impietriti i presenti che non si scompongono durante le esibizioni. Le cover di "I'm So Glad", "Spoonful", "Rollin And Tumblin", "Stormy Monday", "Crossroads"... I classici originali della band "Sleepy time time", "Badge" (scritta da Clapton con George Harrison), il lunghissimo assolo di batteria "Toad", l'immensa "We're Going Wrong" (apice assoluto dell'evento e del doppio disco) fino alla chiusura con la celeberrima "Sunshine Of Your Love". Si chiude così questo storico evento. Dopo quasi 40 anni questi 3 storici, permalosi, irascibili, scorbutici e antipatici virtuosi si sono ritrovati insieme per omaggiare la loro storia, una storia breve quanto intensa in quei 3 anni dei 60 in cui tutto stava cambiando.    

"La reunion è stata ridicola" le parole ancora di Baker, non è stato così, ma è giusto che oltre non si sia andati, così si è chiusa degnamente una grande storia, la storia dei Cream il primo supergruppo della storia del rock.                    

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