E' una raccolta, divisa in quattro CD.

Che ripercorre la prima parte di carriera della band astigiana.

Quando ancora la line-up ruotava intorno ai fondatori Giulio The Bastard ed Alberto The Crippler.

Con allegato una serie di corposi booklet zeppi di immagini, interviste, testi che raccontano della storia leggendaria di questi inventori dell'hardcoreoldschool-noise-grind in Italia.

Coerenza ed attitudine.

Non un ascolto natalizio; ovviamente non da consigliare a chiunque, visto le tonnellatte di "fracasso sonoro" che vengono eruttate durante le quattro ore di durata del tutto.

1036 (si avete letto bene MILLE E TRENTASEI) tracce o schegge di paura e follia; microcanzoni infilate una dietro all'altra con millimetrica precisione nonostante una tecnica ridotta all'osso ed una produzione appena decente. Ma che importa? Na sega direbbe il Lindo Ferretti.

Di idee i ragazzi ne avevano a camionate ed erano all'epoca "avanti" di secoli, visto che il verbo Grindcore era poco conosciuto in Europa, figuriamoci sul suolo nazionale.

Inventori e capostititi.

"Non esisti", "Spiraglio di rumore", "Come è falso Dio", "Artiglio mentale", "Uomini malati", "Grissinificio di Ebrei (!!!)", "Delitto proporzionale" alcuni titoli, scelti in modo del tutto casuale, che descrivono l'indole e l'atmosfera, perversa e malatissima, di questa poltiglia sonora.

Irriverenti, caustici, provocatori; ciò ha reso i Cripple Bastards unici.

Ora sono diventati un'istituzione; riconosciuti ed ammirati ovunque.

Se potete andate a vederli dal vivo; io l'ho già fatto, distruggendomi, molte volte.

Doveva scriverla GG questa immonda cosa; ma ho sbagliato utente..."ITALIA DI MERDA, ITALIA DI MERDA!!!!!!!!!!!!!!!!"

Ad Maiora.

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