Che terra la California.. oltre ad essere stata la culla della generazione hippie, della controcultura e delle rivolte sociali ha dato anche i natali a tantissime band che hanno influenzato le future generazioni e che sono entrate nella storia del rock. Basti pensare ai numerosi gruppi che alla fine dei '60 sono nati in quella terra e che poi han conquistato il mondo intero, come i Grateful Dead del grande Jerry Garcia, i Quicksilver Messenger Service che con Cipollina e Duncan alle chitarre ci han fatto volare alti nei loro Happy Trails, ai Doors del poeta Morrison e del compianto Manzarek, scomparso qualche giorno fa, ai Jefferson Airplane della grintosa Grace Slick e via dicendo, tutti nomi che han segnato la storia del rock. Tra questi grandi nomi non si può non celebrare i grandi Crosby, Stills e Nash, autori di un folk rock geniale, di un pugno di album caratterizzati dalle loro magnifiche armonie vocali che han fatto scuola a molte band, tra le quali gli stessi Grateful Dead del periodo Workingman's Dead e American Beauty, gli Eagles e via dicendo..

La loro storia nacque dall'incontro tra Stephen Stills e David Crosby nella primavera del '68, entrambi già conosciuti nel panorama musicale avendo fatto parte di gruppi storici come i Birds ed i Buffalo Springfield. I due erano ospiti di Mama Cass Elliot dei Mamas & Papas e di Joni Mitchell, loro amiche, ed approfittarono della loro ospitalità a Lauren Canyon per ricaricarsi e per creare nuove idee conpositive, dato che non arrivavano da un bel momento. Il texano Stills, dopo aver fatto parte dei Buffalo Springfield fino all'anno prima, aveva mal digerito il fatto di non essere riuscito ad entrare a far parte degli Experience di Hendrix in qualità di bassista, ma era anche soddisfatto dal grande successo ottenuto con lo splendido Super Sessions in compagnia di Kooper e Bloomfield. David Crosby, californiano di Los Angeles, era chitarrista ed autore di numerosi brani dei Birds, ma fu costretto a lasciare la band di McGuinn a causa di divergenze di opinione con il dispotico leader. La goccia che fece traboccare il vaso fu l'esclusione della sua canzone "Triad" da un album della band e lasciò in cerca di fortuna altrove. Dopo aver inciso alcuni demo insieme si imbatterono in un giovane inglese proveniente dagli Hollies, band stile Beatles, che era insoddisfatto della sua carriera e che come i primi due cercava nuovi percorsi musicali da intraprendere. Graham Nash era amico di Mama Cass e durante un tour con il suo gruppo aveva già incontrato Crosby qualche anno prima. I tre si incontrarono a Lauren Canyon e dopo aver provato alcuni brani scoccò la scintilla; infatti si resero conto delle loro enormi capacità vocali e decisero di non perdere l'occasione, unendo le loro forze e provando una nuova avventura musicale. La scelta di unire le loro iniziali come nome della band venne a Stills che, camminando un giorno per strada, fù inspirato dal nome composto di uno studio di brokeraggio.

Dopo che Nash lasciò definitivamente gli Hollies, i tre si recarono a Londra per la registrazione di alcuni demo che furono inviati alla Atlantic Records dei fratelli Ertgun, che non esitarono a mettere sotto contratto il trio, rimanendo colpiti dall'abilità dei musicisti, capaci di creare un atmosfera unica con i loro brani. Tra febbraio e marzo dello stesso anno si recarono agli studi Wally Heider di Los Angeles per la creazione della loro opera prima e, a parte alcuni interventi di collaborazione esterni di Dallas Taylor alla batteria e di Mama Cass ai cori in alcune canzoni, tutti gli strumenti e gli arrangiamenti furono fatti da Stephen Stills, autentico perfezionista e valido polistrumentista, che per questo fù soprannominato "Captain Manyhands" dai due colleghi. Curiosa è la storia che spiega il motivo per il quale CS&N sono seduti in posizioni invertite sulla copertina del disco rispetto all'ordine della sigla. Il gruppo contattò il fotografo Henry Diltz per fare la foto fuori da una vecchia casetta in legno, seduti su un divano (infatti il disco passò alla storia come "l'album del divano") nel tentativo di ricreare la rilassatezza dei brani del disco in maniera visiva. Dopo alcune settimane si accorsero dell'errore, richiamarono Diltz, si recarono di nuovo sul posto ma scoprirono che la casa era stata abbattuta ed allora pazienza, si tenettero quella..

Tra i pezzi migliori dell'album ci sono sicuramente la prima traccia, "Suite: Judy Blue Eyes", scritta da Stills, che suona anche la maggior parte degli strumenti come chitarre, basso, percussioni ed anche il retro di una chitarra acustica a mò di congas. Il brano tratta della sua sofferta storia d'amore con la folksinger Judy Collins. La canzone è molto lunga, quasi sette minuti, e lascia intravedere l'immensa capacità del trio nel loro marchio di fabbrica, gli intrecci vocali. Verso la fine della canzone entra la batteria di Taylor, che introduce un ritmo cubano dove il texano canta in spagnolo e si finisce in una grande festa a ritmo caraibico, molto particolare. Il brano fù anche uno dei pezzi forti della band al festival di Woodstock, dove si aprirono al gruppo le porte del grande successo. Altro brano storico e "Marrakesh Express", opera di Nash che venne inspirata da un viaggio in Marocco dell'inglese con la prima moglie Rose. La canzone viene aperta da un vezzo vocale di Crosby ed è caratterizzata da un ritmo veloce e dalla stranissima chitarra elettrica di Stills. Da brividi anche la successiva traccia "Guinnevere", composta da David Crosby, un brano molto particolare, complesso, arricchito da un notevole lavoro vocale dove però Stills è assente. "Guinnevere" fù sempre proposta dalla band nei loro live e diventò un punto di forza del gruppo. Storica è anche "Wooden Ships", scritta a quattro mani da Crosby e da Paul Kantner dei Jefferson Airplane, che narra della fuga da un disastro nucleare in una zona non ben specificata, dove i protagonisti decidono di salpare lontano da quell'orrore su navi di legno, partendo verso il mare, il tramonto e la salvezza. Da segnalare anche "Long Time Gone", scritta sempre dall'ex Birds il giorno dopo l'attentato a Bob Kennedy, forse la più forte composizione dell'album ed usata anche come brano d'apertura per il film "Woodstock" con il suo sotterraneo incedere, abilmente tessuto da Stills e dal batterista Dallas Taylor.

Un disco ben suonato, abilmente arrangiato ed esaltato dalle grandi voci del trio. Di lì in poi i tre pubblicarono "Deja Vù" con l'ingresso nella band di Neil Young, forse più celebre di questo album ma non superiore sicuramente a questo esordio ricco ed emozionante. Ora mi stappo una birretta e me lo godo i questa calda notte d'estate..

 

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