Quanti modi ci sono di reagire al dolore?
Come reagireste se all'improvviso veniste privati di qualcosa o qualcuno a voi molto caro?
Il 4 maggio 1970, alla Kent State University dell'Ohio quattro giovani studenti furono privati della loro vita. Tutti gli altri del bene più prezioso, la libertà. Perché nello stesso istante in cui qualcuno ne viene privato, tutti ne vengono privati. La libertà è una sola, ed è di tutti.
Quattro ragazzi fuorno uccisi dalla Guardia Nazionale durante una delle numerose manifestazioni di protesta contro la guerra del Vietnam, ennesimo fronte di battaglia della terza guerra mondiale, dove governi fantoccio, burattini in balia delle due superpotenze, coordinano la carneficina in quella che agli occhi del mondo doveva sembrare soltanto una guerra civile.
Quattro ragazzi furono uccisi durante una manifestazione in cui a sfilare sono coloro i quali non hanno imparato a mettere a tacere la propria coscienza di fronte ad un massacro senza fine, di fronte ad immagini che bruciano - se possibile - più del napalm sulla carne viva; immagini che scuotono le coscienze di una generazione troppo intenta a cantare che i tempi stavano cambiando per accorgersi che i tempi erano cambiati davvero.
A scuotere le coscienze di Crosby, Stills, Nash e Young fu il reportage fotografico del Life magazine su quello che fin da subito fu ribattezzatto come il Kent State massacre. Immagini indelebili come il giovane Alan Canfora che sfida solitario la Guardia Nazionale in assetto da guerra (e che riporta alla mente il rivoltoso sconosciuto di Piazza Tian'anmen), e strazianti come l'urlo disperato di Mary Ann Vecchio inginocchiata di fronte al cadavere di Jeffrey Miller, che valse a John Filo il premio Pulitzer.
Nash è esterrefatto. Non si può essere uomini ed ignorare quanto è appena accaduto. Young è indignato. Scrive "Ohio" di getto, in pochi minuti. La sera stessa i quattro si trovano nei Record Plant Studios di Los Angeles, e la registrano in presa diretta in un paio di take. Crosby non si dà pace. Dopo la registrazione scoppia in un pianto sconsolato. L'atmosfera è intensa. Il singolo deve essere pubblicato immediatamente, ma manca ancora il lato B. Stills è disilluso. Sta per partorire una delle più grandi canzoni contro la guerra di sempre. Nello studio vengono disposte quattro sedie, quattro microfoni, quattro chitarre. In meno di un'ora viene data alla luce "Find The Cost Of Freedom".
"Ohio" è un brano claustrofobico e martellante, sorretto da un riff sincopato a cadenza militare, dove le chitarre graffiano quasi quanto le parole stesse. "Find The Cost Of Freedom" è un gioiello acustico etereo ed impalpabile nel quale le chitarre si rincorrono prima di lasciare spazio ad intrecci vocali di rara bellezza.
"Ohio" è un brano rabbioso, pervaso da un forte sentimento di dolore, intriso del sangue appena versato, che punta minacciosamente il dito contro l'amministrazione Nixon e i suoi soldatini di piombo. In "Find The Cost Of Freedom" il cielo plumbeo ritratto da Neil Young si stempera: Stills riesce a sublimare il dolore, trascendendo l'evento particolare, rendendolo per sempre attuale, immortale.
"Ohio" altro non è che la trasposizione in musica dell'urlo disperato di Mary Ann Vecchio, di tutta la sua frustruzione, e del senso di impotenza e ingiustizia che pervade quello scatto. "Find The Cost Of Freedom" è invece la trasposizione in musica della bandiera di Alan Canfora come unica arma da contrapporre ad un plotone d'esecuzione pronto a far fuoco, e che di lì a poco finirà inevitabilmente e ineluttabilmente per colpirlo.
Quanti modi ci sono di reagire al dolore?
Per me solo due: "Ohio" e "Find The Cost Of Freedom", due facce della stessa medaglia, due lati dello stesso singolo.
Il singolo verrà pubblicato ad appena dieci giorni di distanza da quel fatale 4 maggio. Sulla copertina listata a lutto compariranno soltanto i testi delle due canzoni, a firma Young e Stills. L'esplicito riferimento a Richard Nixon e alla sua amministrazione comporterà il boicottaggio dalla maggior parte delle stazioni AM. Il circuito radiofonico FM invece non farà altro che trasmetterlo in loop. La magia di Crosby, Stills, Nash & Young si ripeterà per l'ultima volta in "Four Way Street", prima che le quattro strade si separino - questa volta sì - per sempre.
Carico i commenti... con calma