L'Heavy Metal italiano negli anni ottanta era formato da band che riuscirono ad ottenere un buon successo, come Vanadium, Strana Officina, Sabotage e che potevano rivaleggiare benissimo con alcune band inglesi o americane. Uno di questi gruppi sono i Crying Steel che debuttarono con il loro unico ful lenght "On The Prowl" piazzarono sul mercato un concentrato di heavy metal classico.
I Crying Steel hanno il tipico sound hard/heavy che era terra di conquista per band piu' blasonate della grande N.W.O.B.H.M. Il disco era aperto dall'incredibile "No One's Crying", autentico heavy/speed metal melodico di pregevole fattura con riff e assoli incredibili. Il capolavoro era "Changing The Direction", una vera perla con il suo magico refrain intervallato da riff e assoli fantastici di chitarra e tastiera. "Struggling Along" è un'altra bella canzone con il suo classico possente riff, come anche la cavalcata "Fly Away" con il suo ritmo emozionante e velocissimo. Le seguenti "Upright Smile" e "The Song Of Evening" non mancano di stupirci con un concentrato di classe ad altissima velocità e fattura. La splendida "Alone Again" portava il gruppo su delle belle atmosfere grazie ai suoi magici e malinconici ritornelli. La seguente "Thundergods" e l'autentico urlo di battaglia dei Crying Steel, un vero capolavoro di heavy metal, con i classici poderosi e graffianti riff di chitarra... La conclusiva AOR ballad "Shining" chiude il disco con delle belle melodie e con dei buoni ritornelli. I Crying Steel grazie a questo esemplare album hanno dimostrato, insieme ad altri grandi band, quel magico periodo musicale degli anni ottanta, riassunto con maestria in questo grande disco.
Heavy metal is the law!!
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7 giu 07Anonimo
2 lug 07Potrà anche non piacere a tutti, ma, il pirla che ha denigrato i C.S. (per i non informati, sono tra coloro che hanno scritto la STORIA dell'HM italiano) bastava semplicemente dire "non mi piacciono"... ehh brutta cosa l'ignoranza e la mancanza di civiltà...
zephyr
21 lug 07Però devo essere sincero: li ho sempre considerati dei cloni inutili dei JUDAS.
Bravi ma inutili; e purtroppo a giudicare dal titolo della loro ultima fatica" Steel is back" mi sa tanto che abbiano continuato nonostante tanti anni da "On the prowl" ad essere i Cloni dei JUDAS.
Non appena avrò modo di ascoltare quest'ultimo vedrò se la mia predizione era giusta o meno.
Sarebbe comunque triste e patetico ascoltare dei ultra quarantenni fare il verso (ancora!!!) a dei loro idoli giovanili.Chi e cosa glielo fa fare?
Battlegods
26 ago 07zephyr
28 ago 07In realtà, anche 20 anni fa in Italia gl'unici gruppi che facevano parlare di se erano
quelli che seguivano la moda metal del momento, una menzione particolare la debbo fare per gli Strana Officina che almeno avevano il coraggio di fare testi in italiano; ma a parte questa cosa comunque non fondamentale, tutti, dico tutti i gruppi metal erano delle fotocopie del già sentito.
Alcuni bravi, per carità, ma inutili, allora e a maggior ragione, con un pizzico di patetico in più, oggi.
Battlegods
23 dic 15