Come inizio una recesione su un gruppo che ho appena scoperto di cui sentol l'urgenza della DeRecensione? E' un azzardo! E' solo l'estasi del momento! Ma chissenefrega!!!

Leggendo a caso tra le nuove recensioni della rivista delle riviste del mondo della musica "denoiartri" trovo tali Crypt Trip e penso subito a dei tizi travestiti da egiziani strafatti di peyote, no quello è in Messco, strafatti di cenere di mummia e roba così! L'album titola "Rootsrock" e ripenso che è chiaro! Si fanno di radici di qualcosa, ergo vanno ascoltati, diamogli una chance a 'sti qua! Ma qualcosa non mi torna, e scrivo sul ricercatore della rete il titolo e.... tac! non è così come credevo, non si tratta dell'Egitto, non si tratta della 'pianta degli Dèi'; si tratta di Roots Rock! E qua mi scuso con tutti/e a priori per la mia ignAranza, vissi 26 anni ignaro dell'esistenza di questo genere. Ma oggi si rimedia!

Venitemi poi in soccorso per i riferimenti perchè io ne sparo alcuni totalmente a caso, a orecchio, cioè a mio orecchio! Il disco dura una quarantina di minuti, comincia con una schitarrata bella grezza, poi sembra lento... lento e viaggioso, si insomma un trip nella cripta, c'è riverbero, comincio a vedere i faraoni verdi e le piramidi rotonde quando parte un treno stoner che mi prende in pieno e cado dalla sedia! Questa è "Heartslave" canzone spezzata in due, prima le tranquille visioni stoner poi la tranvata stile Black Sabbath, e poi si torna ad uno sviaggio un bel pò acido e intriso di Hard Rock. A me sembra più stoner rock che rootsrock, per quel che ho capito, ma vabbè.

Dopo due o tre canzoni si comprende la filigrana dell'album, tutte le tracce sono mini-siuittine da 4-5-6 minutini e mischiano questi due o tre mood differenti appena detti. Per "Boogie n. 6" è la stessa cosa, dopo un'intro tranquilla parte un basso da "Pantera Rosa Theme Song" e poi.... sbam!! Un macello! L'unica cosa che un pò mi turba è la voce del cantante che mi ricorda troppo gli Iron Maiden, ecco forse anche la batteria che esplode mi ricorda un po' troppo gli Iron Maiden, ma non importa dai. Sorvolo. Invece "Acquarena Daydream", sempre in modalità suittina, mi ricorda un misto di Tame Impala (non quella schifezza di oggi, diciamo qualcosa di Innerspeaker) e di King Gizzard di "Quarters", la batteria è un po' jazzeggiante (non troppo eh) e le chitarre s'incattiviscono verso metà, per poi prendere il volo -come al solito ormai mi viene da dire- verso la fine.

Bene o male le altre canzoni sono sintonizzate su questa frequenza, ammetto che l'entusiasmo iniziale è già calato un "cicinin" ma credo valga la pena di andare fino in fondo nell'ascolto perchè a me è risultato piacevolissimo anche se, ripeto, un minimo ripetitivo. Il suond non cambia mai, però c'è molta variazione di ritmo, sembra un banchetto confezionato secondo questi parametri: primo di Stoner flambè, secondo di Heavy (Metal) alla Maiden e compagnia, un contornino di batteria un po'sixties , stile "Jimi Hendrix Experience" per intenderci, un po' vero il jazz (rarissimamente) e di Black Sabbath (anche nella voce del tizio ogni tanto si sente un Ozzy alla lontana) e un dolce (più leggero e sviaggiante) di nuove influenze come i già citati King Gizzard e Tame Impala, ed ecco il banchetto è servito! Ave!

 

Carico i commenti... con calma