Vediamo cosa abbiamo un po' qua:

Math Rock intelligente, caparbio, melodico, suonato a dir poco divinamente, con una produzione asciutta e "live" ma al contempo rispettosa di ogni singolo elemento e con delle idee "sgargianti" dal punto di vista dei suoni (il solo Holdsworthiano spacca clamorosamente).

Un vertiginoso salto nel sound di band come The Fall of Troy, This Town Needs Guns e compagnia bella, ma con un "piccolo" dettaglio: qui siamo a livelli sensazionali, superiori, perfino alla densa qualità proposta dalle band sopracitate.

Insomma, non si scherza: "Clockwork" è un fottutissimo capolavoro, senza se e senza ma, una canzone stupendamente melodica, dai riff di chitarra che si concatenano in maniera pressochè perfetta e da una sezione ritmica impeccabile, funkeggiante e cangiante al punto giusto, che alterna tempi dispari a sezioni tiratissime, un basso finalmente presente e jazzato al punto giusto, perfettamente controbilanciato al riffing "magico" della chitarra.

I suoni clean e leggermente overdriven rendono il tutto ancora più originale e godibile, siamo insomma lontani dalle distorsioni distopiche di un disco Metal, ma ce ne freghiamo altamente io direi! Il tutto semplicemente FUNZIONA. E di brutto direi: perfino la voce apparentemente sottotono rispetto al resto, si incastra senza fatica in un tripudio di influenze diverse, fino all'incredibile climax finale dove una batteria e un basso impazziti danno spazio a melodie sognanti da far venire letteralmente i brividi.

Ma che ci fate ancora qui?

Andate ad ascoltare 'sto pezzone incredibile.

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