Alla riscoperta dei Cynic. Il gruppo prima dello scioglimento avvenuto nel 1994 era estremamente attivo, avendo sfornato tra il 1988 e il 1993 ben 4 demo e un album. Ed è proprio delle demo che andremo a trattare, quest'oggi protagonista della recensione è quella rilasciata nel 1990.

Il lavoro contiene 3 brani, l'evoluzione rispetto alle due demo precedenti (datate 1988 e 1989) inizia a sentirsi, il sound è più aggressivo e il canto di Masvidal si avvicina di più al tipico stile del Death trattandosi un growl ancora "primordiale" ma ugualemente sporco e graffiante. Alla batteria il lavoro di Reinert è sempre ottimale in ogni tipo di ritmo e alle chitarre Jason Gobel e lo stesso Masvidal si dilettano in un riffing incrociato di grande spessore oltre che a regalarci come sempre assoli di grande tecnica e musicalità. Con questa demo si ha il cambio di bassista, Mark Van Erp abbandona il gruppo lasciando spazio all'immenso Tony Choy. Il suo basso si lancia talvolta in tempi martellanti altre in piacevoli stacchi dal sapore jazzistico, ogni vibrazione delle corde del suo strumento è puro piacere per l'udito, suona veramente con una classe unica, solamento Sean Malone sarebbe potuto essere un degno sostituto.

Tutti gli episodi sono estremamente validi, si tratta di 3 fulmini veri e propri della durata di un pò più di 4 minuti. Brani rapidi, potenti, ma mai scontati, davvero di ottimo livello. Una demo breve che fugge via in meno di 15 minuti, ma un punto importante per la svolta artistica della band datochè il sound inizia a staccarsi dal Thrash degli inizi accostandosi a quelle sonorità Death Metal che porteranno la band alla creazione del loro capolavoro.

Chiedo scusa se ogni recensione da parte mia su questo gruppo sembrerà ripetitiva, ma davanti al fantastico talento di una band simile non saprei cosa altro dire se non perdermi in elogi senza fine. Il voto complessivo corrisponde a 4 sempre per il motivo spiegato nella recensione della demo dell'anno precedente.

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