I Czar fanno parte di quel sottobosco Progressive inglese anni 70 che, non arrivando al grande pubblico ed essendosi dunque estinto nel giro di un album, ha rischiato seriamente di andar perduto per sempre.
L'unico LP omonimo, datato 1970, è un esempio di hard-prog molto interessante, composto da brani articolati che raggiungono gli otto minuti e pezzi più immediati e semplici. Lo stile può ricordare vagamente i King Krimson de "21st Century Schizoid Man", con tendeze più smaccatamente Hard Rock, ma una venatura malinconica che attraversa trasversalmente l'intera opera. I brani, in effetti, alternano momenti più lirici a riff cadenzati con voce quasi "metallica". L'album si apre con la bellissima "Tread Softly On My Dreams" che racchiude le caratteristiche sopra descritte, mentre ritengo degna di nota la ballata "Dawing Of A New Day". Anche gli altri brani sono sicuramente di buon livello, piuttosto vari e mai noiosi.
Nella riedizioni in CD sono state inserite 2 bonus tracks pessimamente registrate che si discostamo molto dal particolare stile dell'album originale pubblicato.
Consiglio "Czar" sia agli amanti del Prog (nell'accezione più classica del termine) sia ai fans dell'Hard Rock anni 70.
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