Ho conosciuto musicalmente questo artista per caso e per caso ho ascoltato due suoi lavori, mai casualità fu più felice!

Dopo la straordinario ed eccelso "O", l'artista irlandese Damien Rice regala "9" un altro autentico gioiello, dimostrando così che dopo un disco di successo si possa tranquillamente realizzarne un altro dello stesso livello. Tranquillamente mica tanto perché non tutti sono dotati di una voce con carica emozionale così grande.

Il primo singolo è "9 crimes" è una splendida ballad cantata insieme a Lisa Hannigan. Due voci bellissime che si completano in maniera quasi perfetta, perché la perfezione non è di questo mondo ma quando ci si avvicina, beh è un traguardo eccezionale. L'apice arriva nel finale di questa canzone che non vi resta che ascoltare, nel caso non l'avreste ancora fatto. Chiaramente l'entry-track la si ascolta per più volte, ma quando si decide di passare oltre c'è "Animal were gone" e sono ancora brividi! Malinconia ma non tristezza questa è la meravigliosa "Elephant". "Rootless tree" e "Dogs" sono canzoni meno incisive delle prime, nonostante ciò sono molto gradevoli. La canzone (oltre a "9 crimes") che tocca le corde del cuore per un livello emozionale altissimo è "Accidental babies", una ballata voce-piano in cui Damien dimostra di essere senza dubbio un fuoriclasse della musica. La conclusione è affidata alla dolcezza di "Sleep, don't weep". Si resta estasiati al termine di questo viaggio malinconico speranzoso, emozionante e delicato. Poesia allo stato puro  che mette brividi e che lascia emozioni pure, reali, da conservare con cura.

Capolavoro!

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