Scrivere la recensione di "Old",  terzo album di Danny Brown, seguito dell'acclamato "XXX" che fu rilasciato in free download nel 2011, non è facile. Il disco, formato da 19 pezzi, è particolarissimo. Particolarissimo è il tappeto sonoro, particolarissimo è lo stile di Danny Brown, molto particolare è la struttura stessa del disco. In questi elementi il lavoro, proprio come "XXX", si presenta quindi come un'opera di alternative rap dove Danny Brown da sfogo a tutta la sua fantasia e, in molti pezzi, oserei dire follia.

Partiamo, nell'analisi dell'opera, dalla struttura stessa del disco. Lo stesso si compone, dal punto di vista contenutistico e stilistico, di 2 parti. Dalla prima alla decima traccia il disco ha un suono più classico, meno folle. A risaltare in questa sezione di "Old" sono i testi di Brown. Questi sono tutti incentrati sulla vita nelle pericolose strade di Detroit, sulla povertà della sua famiglia e sullo spaccio, unico modo che restava a Danny per sopravvivere. Ed'è in questa prima parte, dell'opera che ci si rende conto di come Danny Brown sia un grandissimo MC. Nell'ascolto ci si sente letteralmente presi per mano da Brown e portati direttamente nelle vie di Detroit, messi davanti a situazioni descritte così bene dal Rapper che, più che ascoltare un disco, chiudendo gli occhi (se capiamo o abbiamo imparato i testi) ci sembrerà di guardare un film. Ovviamente questo avviene grazie all'abilità di Brown nello story telling, abilità che oggi riscontro in pochissimi altri MC, forse solo in Kendrick Lamar. Brown riesce, nelle sue strofe, a dipingere un quadro desolante fatto di povertà e violenza, e non lo fa banalmente come molti altri. Laddove molti si limitano a parlare di un paio di sparatorie per poi tornare a raccontare di quante macchine posseggono, lo story-teller di Detroit approfondisce il discorso, esamina la psiche dei personaggi che si trova a cantare e soffre... nonostante il successo, le donne e i soldi, soffre e , come afferma nella fantastica " Torture ", non riesce nemmeno a chiudere gli occhi senza avere gli incubi. E in questo Brown si distingue dagli altri MC, lui l'impatto di ciò che ha visto non lo ha dimenticato e, per questo, riesce a trasmetterlo in modo così efficace. Musicalmente parlando le produzioni sono di buona fattura sebbene non risaltino particolarmente in questa sezione dove, come detto, brillano specialmente le liriche. Le stesse sono affidate principalmente a Paul White.

La seconda parte dell'opera va dalla traccia numero 11  alla numero 19, quindi fino alla fine del disco. Viene totalmente ribaltato il lavoro e l'idea che l'ascoltatore si era fatto dell'atmosfera del disco viene spazzata via nel pezzo "Side B( Dope Song )". Brown decide che è il momento di divertirsi. Parte quindi un susseguirsi di Club Banger di primo livello. Scompaiono i contenuti (ora si parla solo di sesso e droga), lo stile resta. A ben vedere questa seconda sezione è, musicalmente, perfino più riuscita della prima. Il tappeto musicale steso dai produttori (tra cui spiccano, in questa sezione, Rustie, A-Trak e SKYWLKR) è estremamente coeso e riesce a far perdere l'ascoltatore in un mare di bassi, casse e rullanti potentissimi.

Parlando di tecnica Danny Brown è ineccepibile. In 19 tracce trovermo tantissimo flow, un ottimo story-telling, incastri brillanti e metriche intricate. Piccola nota: in alcune canzoni Brown utilizza un flow particolare modificando pesantemente anche la propria voce, in questi casi o lo amerete o lo odierete da morire. Tra i featuring risaltano Schoolboy Q, Ab-Soul e Asap Rocky , tutti perfettamente a loro agio nell'atmosfera del disco.

In conclusione "Old" è un disco ottimo, tra i migliori degli ultimi tempi. La dualità dell'opera la farà apprezzare sia da chi ama il rap da club sia da chi ama il rap un pò più serio e farà impazzire chi ama entrambe le sfumature di questo genere. Brown non delude le aspettative create nel 2011 con "XXX" e tira fuori dal cilindro un disco che consolida il suo status nel Rap Game. Promosso a pieni voti.

Voto: 8 su 10 

 

Carico i commenti... con calma