Quest’opera, fatta di un solo brano ma completa in ogni sua parte, è una colonna della discografia mondiale. Una pietra angolare. Un monumento.
Fidatevi.
Testo di Mogol. Voce di David Bowie. Sì, avete capito bene.
Quando una serata tra amici non decolla, quando gli argomenti mancano, quando la pioggia batte alle finestre e l’unico pensiero alato della vostra vita è la rata del mutuo da pagare; quando niente vi fa tornare il sorriso, il vostro amore vi ha lasciato, la politica vi nausea; quando alla Tv ci sono solo veline e cupe immagini di guerre lontane, quando nei locali della vostra città suonano solo tristi cover band di cartoni animati anni 80…
Ecco, questi sono i momenti in cui ascoltare di nuovo questo brano immortale.
La risata sorgerà spontanea, gli amici si complimenteranno con voi per la vostra capacità di stupirli, il mutuo si estinguerà da solo, le guerre finiranno e i vostri artisti preferiti suoneranno tutte le sere al pub sotto casa vostra.
Perché questa canzone fa bene, crea una spontanea e sana ilarità ed è anche un toccasana per l’autostima: dimostra che, comunque vada a finire, qualcuno ha fatto peggio di voi, qualunque cosa abbiate fatto. E non un qualcuno qualunque: David Bowie!
A onor del vero questo autentico crimine contro l’umanità non è minimamente colpa di Bowie, è colpa nostra. Trattasi di crimine italico.
Il testo di colui che da trent’anni ci viene spacciato come “miglior paroliere italiano” si innesta come una pianta carnivora parassita su una delle canzoni più celebrate del secolo. David, pover’anima, canta con una pronuncia tra Don Lurio e Heather Parisi parole di cui (spero) ignora il significato. Dell’originale, non resta niente: nemmeno il Maggiore Tom. Figuriamoci il resto.
Che gli aveva fatto di male a Mogol, il Maggiore Tom?
Qualcuno ha mai avuto il coraggio di chiederlo a questo scriteriato, prendendolo contemporaneamente a sganassoni?
L’unica cosa artisticamente più brutta che ho dovuto sopportare nella mia vita è stata la visione di “Monty Phyton e la ricerca del Graal” doppiato dal Bagaglino. Un altro crimine italiano.
Questo Bowie all’amatriciana è probabilmente il punto zero della musica nostrana: di boiate ne abbiamo sentite tante, ma riuscire a trasformare “Space Oddity” in un’autentica porcheria non era da tutti.
Infatti, per farlo hanno chiamato Mogol, mica cincirinella.
Quando il gioco si fa duro, eccetera. Lui era il più duro di tutti, e ce l’ha fatta.
Magnificamente.
E ora, miscredenti, inchinatevi al Poeta.
RAGAZZO SOLO, RAGAZZA SOLA
La mia mente ha preso il volo
Un pensiero, uno solo
Io cammino mentre dorme la città
I suoi occhi nella notte
Fanali bianchi nella notte
Una voce che mi parla chi sarà?
Dimmi ragazzo solo dove vai,
Perché tanto dolore?
Hai perduto senza dubbio un grande amore
Ma di amori e' tutta piena la città,
No ragazza sola, no no no
Stavolta sei in errore
Non ho perso solamente un grande amore
Ieri sera ho perso tutto con lei.
Ma lei
I colori della vita
Dei cieli blu
Una come lei non la troverò mai più
Ora ragazzo solo dove andrai
La notte e' un grande mare
Se ti serve la mia mano per nuotare
Grazie ma stasera io vorrei morire
Perché sai negli occhi miei
C'e' un angelo, un angelo
Che ormai non vola più che ormai non vola più
Che ormai non vola più
C'e' lei
I colori della vita
Dei cieli blu
Una come lei non la troverò mai più.
Elenco tracce testi e video
03 Amsterdam (03:27)
In the port of Amsterdam
There's a sailor who sings
Of the dreams that he brings
From the wide open sea
In the port of Amsterdam
There's a sailor who sleeps
While the river bank weeps
To the old willow tree
In the port of Amsterdam
There's a sailor who dies
Full of beer, full of cries
In a drunken town fight
In the port of Amsterdam
There's a sailor who's born
On a hot muggy morn
By the dawn's early light
In the port of Amsterdam
Where the sailors all meet
There's a sailor who eats
Only fish heads and tails
And he'll show you his teeth
That have rotted too soon
That can haul up the sails
That can swallow the moon
And he yells to the cook
With his arms open wide
"Hey, bring me more fish
Throw it down by my side"
And he wants so to belch
But he's too full to try
So he stands up and laughs
And he zips up his fly
In the port of Amsterdam
You can see sailors dance
Paunches bursting their pants
Grinding women to porch
They've forgotten the tune
That their whiskey voice croaked
Splitting the night
With the roar of their jokes
And they turn and they dance
And they laugh and they lust
Till the rancid sound of the accordion bursts
And then out of the night
With their pride in their pants
And the sluts that they tow
Underneath the street lamps
In the port of Amsterdam
There's a sailor who drinks
And he drinks and he drinks
And he drinks once again
He'll drink to the health
Of the whores of Amsterdam
Who've given their bodies
To a thousand other men
Yeah, they've bargained their virtue
Their goodness all gone
For a few dirty coins
Well he just can't go on
Throws his nose to the sky
And he aims it up above
And he pisses like I cry
On the unfaithful love
In the port of Amsterdam
In the port of Amsterdam
07 Velvet Goldmine (03:11)
You got crazy legs, you got amazin' head
You got rings on your fingers and your hair's hot red
You got the width of my tongue name on the sun
I clutch you close to my breast
Cause you're the only one, who uses school to pleasure
You make me act real gone, you make me troll along
I had to ravish your capsule, suck you dry
Feel the teeth in your bones, heal ya head with my own
Why if I don't have you whole, is that your final love?
Here all together
CHORUS
Velvet goldmine, you stroke me like the rain
Snake it, take it, panther princess you must stay
Velvet goldmine, naked on your chain
I'll be your king volcano right for you again and again
My velvet goldmine
You're my taste, my trip, I'll be your master zip
I'll chop your hair off for kicks, you'll make me jump to my feet
So you'll give me your hand, give me your sound
Let my sea wash your face, I'm falling, I can't stand
Oooh! Clutch your makeup!
CHORUS
Oh
Shoot you down, bang bang
CHORUS
(hum) Velvet Goldmine (repeat)
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