Nonostante abbia scritto pagine fondamentali nel libro del rock americano con Byrds e CSNY, è nel suo debutto solista del 1971 che si trovano le composizioni più intense e autentiche di David Crosby. “If I Could Only Remember My Name” si inserisce nel solco musicale di quei gruppi seminali, ed è impregnato della poetica e della spiritualità dell’ irripetibile epoca di Woodstock, la cui onda lunga era ancora inarrestabile in quei giorni. Una liturgia psichedelica collettiva, un manifesto delle pulsioni che avvolgevano la community californiana, di cui Crosby era il carismatico leader. Ogni singolo episodio qui è un sussulto, a partire dalla eterea “Music Is Love”, ennesimo manifesto della controcultura di quegli anni. Soave ballata flower power che, impreziosita dalle fendenti pennate di Neil Young e dai vocalizzi di Graham Nash, introduce al meglio i contenuti del lavoro. Crosby ammalia sia quando batte con piglio deciso i sentieri del country- rock più intenso, arrivando a lambire i confini di un rock-blues torrido (l’epica “Cowboy Movie” fa sfigurare tutto il repertorio degli Eagles in un colpo solo), mentre “What Are Their Names” riprende con vivacità la polemica vena politica del tempo, sia quando si perde nei labirinti acustico-introspettivi del classico West Coast sound. Proprio in questi episodi si trovano le più felici composizioni del mite David. La lisergica “Tamalpais High (At About 3)”, una “Traction In The Rain” da brividi (se Nick Drake fosse nato in California avrebbe probabilmente suonato così), la jazzata “Song With No Words (Tree With No Leaves)” e la lancinante “I’d Swear There Was Somebody There”. Ma è nella celebre “Laughing” che Crosby si supera, regalando la sua composizione più toccante, nonché l’affresco più folgorante della sua generazione all’ingresso negli anni 70, i cui oscuri presagi stavano comparendo all'orizzonte. Su un tappeto sonoro quasi fiabesco e straniante, in cui la chitarra solista di Jerry Garcia incide arabeschi elettroacidi da antologia, parole come "And I thought I'd seen someone who seemed at last to know the truth/ I was mistaken/ It was only a child laughing in the sun/ Ah! In the sun" racchiudono mirabilmente il senso di "If I Could Only Remember My Name”.

Più che una semplice racconta di canzoni o un manifesto generazionale: una lezione di vita.

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