Ormai il marchio Pink Floyd è passato alla storia e dobbiamo accontentarci dei dischi solisti di Gilmour che in passato non erano brillati più di tanto a mio parere. Questo Luck and Strange si lascia ascoltare con piacere, è registrato benissimo ma non mi fa saltare sulla poltrona ed il brano che da il titolo al disco è una delle ultime registrazioni del 2007 in cui al suo fianco c'era ancora Wright mancato dopo non molto. Produzione di Charlie Andrew (Madness, Marika Hackman) che sembra abbia positivamente colpito Gilmour per il non lasciarsi mai intimorire tanto da far accettare anche collaboratori da lui imposti. Il risultato è che troviamo il Nostro in territori che si discostano molto dalle sue amate amalgame sonore, ci sono poi momenti sognanti quasi favolistici ed altri più bui che dovrebbero farci riflettere sui testi della moglie Polly Samson, la voce di Gilmour regge sempre bene nonostante i quasi ottantanni. Un applauso per un buon disco onesto che ha sapore di nostalgia ma che se non passerà alla storia.

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