Attendevo la band al varco per alcuni validi motivi.

Per prima cosa le condizioni di salute di Patton, colpito lo scorso anno da gravi disturbi mentali venuti dolorosamente a galla anche a causa del prolungato lockdown. Posso rassicurarvi: Mike è tornato, con la sua poliedrica voce, con i proverbiali cambi di registro vocale nell'ambito del medesimo brano. Prontissimo a scagliarsi ancora una volta contro le comunità cristiane, la Corte Suprema ed il governo a stelle e strisce. Nulla è cambiato quindi rispetto all'esordio.

Ed ancora ero curioso di sentire il lavoro di Lombardo alla batteria: mi chiedevo, visto che il buon Dave è arrivato a 57 anni e qualche mese, se si poteva avvertire un calo delle sue prestazioni, un certo rallentamento dovuto all'età. Niente di tutto ciò! Perchè è sempre una macchina infernale, con quella doppia cassa che regna incontrastata per buona parte del minutaggio. Un drumming sulfureo, puntualissimo; cambi di tempo continui, senza accusare il benchè minimo cedimento.

E con queste premesse non è che ho poi molto altro da aggiungere; il suono è mostruoso, voluminoso, compatto, fin eccessivo dal caos creato. Ti prendono a badilate sugli incisivi per farla breve.

Si tragga in egual misura l'Hardcore, il Punk, il Thrash; con in aggiunta anche il Grind. Un pastone musicale che rade al suolo, che fa piazza pulita.

Slayer, Suicidal Tendencies, Zorn: i termini di paragone che mi sono venuti in mente dal primissimo ascolto.

Un solo brano cito: i nemmeno due infausti minuti di "Reign of Error".

Disco dell'anno...LOVE WITHOUT LOVE...

Diabolos Rising 666.

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