Il piovoso Nord-Ovest degli Stati Uniti, è da sempre fucina di diseredati, loser e in generale di individui che vivono ai margini della società.  

Da quelle parti, sin dagli anni 60, i giovani impegnati a "stracciare" il pentagramma, avevano sviluppato un'attitudine ed un approccio alla musica estremamente grezzo. Con queste premesse, in quel di Portland (Oregon), verso la metà degli anni '80, nascono i Dead Moon. I "Luna Morta" sono la creatura di Fred e Toody Cole (rispettivamente voce/chitarra e basso), marito e moglie, con alle spalle una vita intera da musicisti "on the road", in quel di Portland. 

Questo disco, uscito nel 2006, rappresenta l'epitaffio della band (il gruppo si è sciolto dopo la sua pubblicazione). Si tratta di una compilation (doppia) di brani che compongono un sunto esaustivo dell'intera opera omnia del gruppo. Il registro è l'attitudine, sono quelli di una garage band (e probabilmente il gruppo non ha mai suonato in luoghi più grandi di un garage, appunto). I testi e la musica sono fortemente influenzati dalla vicinissima scena di Seattle. Non è un caso che il disco sia uscito su etichetta Sub Pop (nonostante la musica prodotta oggi dalla suddetta è alquanto contraddittoria), ovvero la casa madre di Mudhoney, Nirvana e Soundgarden. 

Ci sono in tutto 49 pezzi, e tutti trasmettono una carica emotiva incredibile. Cinicinello sviluppo dei pezzi e violenti nel riappropriarsi e sputare all'ascoltatore il loro retaggio musicale. Figli bastardi dei Sonics, mostrano alla loro gente il lato più selvaggio del garage degli anni sessanta. La tecnica è rozza, ed anche la produzione è all'insegna del "do it yourself". Come dicevamo, il disco arriva al termine della loro carriera musicale e nonostante il  tenore da band semisconosciuta, la loro opera ha influenzato non poco i posteri, tracciando dei solchi profondi nel panorama alternative dei 90ies. A dimostrazione di ciò, nel corso del tour di "Binaural", i Pearl Jam mixavano la classica "Daughter" con uno dei cavalli di battaglia dei Dead Moon, ovvero "It's ok". 

Oggi i coniugi Cole gestiscono un negozio di dischi indipendente e si dilettano in progetti musicali estremamente "low-fi".

Elenco tracce testi e video

01   Graveyard (02:32)

02   Evil Eye (02:39)

03   I Hate the Blues (02:33)

04   Dead Moon Night (04:44)

05   My Escape (03:06)

06   A Miss of You (02:43)

07   Walking on My Grave (03:08)

08   Johnny's Got a Gun (03:06)

09   I'm Out Nine (01:35)

10   Kicked Out - Kicked In (02:31)

11   Unknown Passage (01:50)

12   Jane (02:41)

13   Dagger Moon (03:44)

15   Over the Edge (03:30)

16   Running Scared (02:51)

17   Room 213 (03:40)

He slips into the room with the broken mirrors
Trying to make the voices in his head disappear
He crashes to the floor, his head in his hands
Trying to recover from his mother's demands
Something strange ist going down in Room 213

Inside he fears the strangers in the photo repair
Trying to fix the damage from the chain and the chair
No one hears the screaming from the house of fear
No one sees the man with no eyes appear
And something strange ist going down in Room 213

Have you had the feeling that you've been there before
Wait a minute mister while I get off the floor
Your bones lie chilling, your blood turns cold
There's a red tattoo carved into your skull
And something strange is going down in Room 213

18   54/40 or Fight (live) (04:05)

19   A Fix on You (03:11)

20   Sorrow's Forecast (02:56)

21   Castaways (03:03)

22   Down the Road (03:09)

23   Fire in the Western World (03:11)

24   Can't Do That (02:32)

25   13 Going on 21 (02:49)

26   Destination X (03:35)

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