Dopo la ristampa di "Vampyr" pubblicata lo scorso 16 giugno, i Death and Vanilla ritornano con una nuovo lavoro sempre realizzato in collaborazione con la Fire Records e in uscita il prossimo due febbraio. Se "Vampyr" (pubblicato per la prima volta nel 2013) è praticamente la reinterpretazione della colonna sonora del celebre "Vampyr - Der Traum des Allan Grey" (1932) di Charl Theodore Dreyer, ispirato alle storie dello scrittore irlandese Joseph Sheridan Le Fanu e considerato (con "Dracula" di Tod Browning e "Nosferatu, eine Symphonie des Grauens" di Friedrich Wilhelm Murnau) uno dei film da cui ha avuto origine la cinematografia sui vampiri, questa volta il trio di Malmoe si misura con un'altra opera cinematografica di carattere espressionista e dai contenuti carichi di tensione emotiva e inquietudini.

L'opera in questione è "The Tenant" del regista Roman Polanski, un thriller psicologico interpretrato dallo stesso Roman Polanski del 1976 e conosciuto in Italia con il titolo "L'inquilino del terzo piano". La storia ha dei caratteri ossessivi e racconta di un impiegato polacco, un certo Trelkowski, che a Parigi prende in affitto un appartamento abitato precedentemente da una ragazza di nome Simone e morta suicida. Come in gioco di specchi Trelkowski finirà, anche spinto dalle persone che lo circondano, a identificarsi completamente con Simone e cercherà anch'egli di suicidarsi gettandosi dalla finestra.

Una scelta quindi anche in questo caso molto particolare e che il trio di Malmoe (Svezia) composto da Marleen Nilsson, Anders Hansson e Magnus Bodin affronta con una solenne devozione nei confronti dell'opera cinematografica scelta e ricostruendone la colonna sonora (originariamente realizzata dal compositore Philippe Sarde) con le tipiche sonorità elettroniche minimali e con un certo tocco di tonalità dream-pop che rendono l'opera avvicinabile anche da ascoltatori meno impegnati.

In bilico tra sonorità nello stile di Stereolab oppure Broadcast e autori più tradizionali come Angelo Badalamenti, "The Tenant" è la registrazione dal vivo eseguita nel 2015 al Cinemascore Festival in Spagna proprio durante la proiezione del film. Il risultato finale è un'opera dai connotati tipicamente "thrilling" ma che nel cercare di combinare sonorità più classiche e atmosfere solenni con un certo gusto pop, finisce con il non andare con la giusta decisione da nessuna parte precisa. Suggerito comunque in ogni caso agli appassionati del cinema di Polanski e a chi mette al centro del proprio universo musicale l'elettronica minimalista.

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