MA COSA NON E' QUEST'ALBUM?

Tutto ad un tratto, su spotify mi compare a sorpresa un nuovo lavoro del gruppo più schizzato degli ultimi anni, le Impugnature Mortali (per i nabbi, quelli col cantante barbone che urla cose a caso su una macchina in uno stato mentalmente instabile). Ma come, non avevano detto che non facevano più nulla?

Invece nel 2015 esce The powers that b e quindi la definizione precedente è già stata mandata bellamente affanculo dai tre. Quindi, cosa ci riserva il futuro?

Ebbene, tra poco uscirà Bottomless Pit e io, da bravo hipster fallito, lo ascolterò col volume massimo mentre mi farò i pipponi mentali sul Anna Frank e il consumismo (lo so, che vita di merda!) poi dovrò decidere se recensire Povia o Angelo Branduardi (sennò lasciamo il lavoro sporco a Sandrogiacobbe). Insomma, le solite cose.

E' un lavoro sporco, ma qualcuno lo deve pur fare: ascoltare un album di sole strumentali (fosse Buckethead avrebbe senso, circa...) dei Death Grips equivale a perdere la verginità dieci volte in una giornata. E no, non c'è traccia di Tyler the....Ehm, MC Ride, stiamo letteralmente ascoltando una versione ancora più "marcia" di Aphex Twin. Eccitante, ma fino ad un certo punto, poi la noia arriva, e pure il mal di testa...

Quindi, Cosa NON è quest'album? Un normalissimo prodotto dei Death Grips senza l'essenza dei Death Grips (MC Ride), quindi un album monco.

Insomma, carino più che altro per attendere il prossimo lavoro in studio, nulla di più.

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