Colto dall'improvvisa voglia di soffrire per amore non precludo il gusto di un gelato nocciola e pistacchio su di un cono biscotto deciso e spiccatamente saporito e cremoso lo assaggio avidamente e quell'estate in cui stavo in bicicletta con quel tale Nicola ora becchino del paese lungo la marosticana ed i marciapiedi a salire e scendere mentre la pioggia a grossi goccioloni ci riempiva la giovinezza ed il profumo della pioggia sull'asfalto che ancora oggi mi ricorda quei momenti ormai passati e mai più dimenticati ed un petardo che ha spezzato l'amicizia di un'intera vita con Alessio per il bullo capellone anche se non per questo bullo che oggi truffa il vicinato da bravo tabacchino di paese che sotto sotto spaccia un po' d'erba e pasticchette e quel petardo esploso mentre sempre quella pioggia stavolta autunnale bloccò il mio ombrello in una siepe mentre il tizio imbufolito vide a pezzi la sua buca delle lettere che un super mega magnum con una fiamma rossa come il fuoco che mia madre accendeva con dell'alcool in un pentolino nel più piccolo dei bagni e quel caldo rassicurava la mia giovane esistenza mi cullava dolcemente verso lidi che parevano lontani e che oggi così chiaramante diventavano presenti.

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