Arrivano dalla Sicilia questi cinque ragazzi, e portano con loro una tecnica musicale che ben pochi giovani oggi riescono ad esibire. Saranno l’esperienze dei live all’estero, sarà il lavoro con Fabio Rizzo (ottimo produttore di casa 800A Records), ma questo “Listen = Silent” lascia davvero a bocca aperta. Stiamo parlando di un lavoro sicuramente per orecchie esperte, abituate ad ascolti complessi e soprattutto a non lasciarsi intimorire da lavori come questo che hanno bisogno di essere ben assimilati. Sì perché impostare un intero lavoro su strutture compositive di stampo palindromo non è certo la prima cosa che butti giù in sala prove da ubriaco. Ci vuole calma, passione, preparazione tecnica, fantasia. Ed è questa la cosa che affascina in queste 4 tracce: un mix di precisione chirurgica e libertà di espressione, senza paura di passare da chitarre pesanti a momenti acustici, da campionamenti elettronici ed un esplosione di sax che chiude questo lavoro. Da notare poi come palindromi siano anche i titoli dei brani e dell’ EP stesso: non manca certo l’originalità ai Deep Black Sees, questa è una certezza. Se proprio si deve fare una critica, questa va all’artwork dell’EP, unica cosa che sfocia nel banale e nel già visto. Forse avrebbero dovuto avere il coraggio di sperimentare anche visivamente. E sì, c’entra poco con l’aspetto musicale ma stiamo entrando nel 2015 e l’aspetto visivo di un lavoro è importante quasi quanto il lavoro stesso. Tolto questo, non c’è davvero nulla da recriminare ad un lavoro sicuramente per pochi “eletti”, capaci di far proprie quelle sfumature che fanno di questo lavoro un ascolto davvero sorprendente. Ovviamente non è tutto perfetto, qualche caduta di stile c'è, qualche momento in cui un pochettino ci sia annoia pure. Ma questo influisce poco sull'ascolto complessivo. Una band che potrà dire molto in futuro.
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