Mi tocca. Non è facile per me, da trent'anni esatti, ascoltare e stroncare un disco di una band leggendaria, che è stata fondamentale per il mio amore verso il Rock. Mi hanno aperto l'anima, insieme ai Led Zeppelin, e fatto comprendere quale sound volevo e dovevo ascoltare. Da una parte sono felice di vedere questi vecchi divertirsi ancora dopo cinquant'anni di carriera, dall'altra non riesco a far finta di nulla. Sono "egoista", vorrei che i Deep Purple avessero smesso di fare dischi dopo "Perfect Stranger"; fino a quel momento il meno bello era un ottimo album e gli altri (almeno 4 più il "Live" ) capolavori assoluti. Invece Questi continuano imperterriti a suonare e ad incidere album.

Faccio fatica a sopportare la voce di Gillan (?!?), a farmi una ragione che Blackmore e Lord non sono più nella band. Sono fatto così, cazzo, non riesco neanche a godermi come, ancora a settant'anni, questi favolosi ragazzi si alzino il mattino con la voglia di andare in tour o in sala prove. Intendiamoci, live fanno ancora "paura"! Tanti trentenni potrebbero prendere lezione di cuore, anima, voglia di emozionare ed emozionarsi, oltre che di tecnica musicale ovviamente. Perché la tecnica non manca neanche nei dischi, anche in questo; sono sempre impeccabili a volte fin troppo, mi gusterebbe qualcosa di più sporco, grezzo, qualche "errore". Invece Paice e Glover non sbagliano un colpo neanche dopo un ictus (Ian), Morse e' abilissimo anche con una mano a "puttane" e Airey non fa rimpiangere Lord (si avete letto bene!). Gillan fa ciò che può, la voce e' colei che sente di più il passare dei decenni, ma sto ragazzo ha un cuore incredibile e non molla un centimetro.

Il (mio) problema e' che da "House Of The Blue Light" (1987) mi ricorderò tre/quattro canzoni su nove album! Ma ho una memoria del cavolo quindi e' colpa mia... però, aspetta, fino a "Perfect Stranger" ricordo (quasi) tutto, compresi i primi 3 album della strasottovalutatissima Mark 1, che ebbe l'unico torto (ma non potrebbe essere un pregio?!) di non avere un sound ben preciso. Sbaglio lo so, vorrei ogni disco mi entusiasmasse, non mi accontento di un buon disco; fossero una band giovane e "normale" andrebbe bene... ma sono i Deep Purple e non ce la posso fare cazzo! Alla fine c'è anche una cover di "Roadhouse Blues" impeccabile, con un bel "giro" di armonica... l'unica che ricordo, infatti.

Comunque, appunto, è un buon disco, impeccabile nel sound e nello stile, ma senza sussulti... quindi non e' un buon disco, come gli ultimi otto prima di questo. Ora, e giustamente, molti di voi che sanno ascoltare meglio di me e se ne intendono tecnicamente, faranno notare quali sono stati ottimi album e i pregi anche di questo "Infinite". Io non riesco, se non ho emozioni forti... scusatemi voi e Loro!

In giugno hanno tre tappe in Italia: Roma, Bologna e Milano. E qui, vi assicuro, assoluta goduria!

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