Ammiratori della nobile genia Spacemen 3/ Spirtualized, eccovi un degno successore: Deerhunter - Crytpograms.
Le cronache ci raccontano di un caos nelle registrazioni e nella mente del cantante assolutamente degno e consono al sound schizzato della band. L'album è stato registrato in due sessioni diverse durate un giorno a distanza di un anno l'una dall'altra. Invece di due tipi di comoposizione ne troviamo però 3 :
1. il drone di riverberi, echi e suoni ambient senza batteria: puro fluttuare.
2. il rock ipnotico trance-inducing con annessa voce inaudibile/distorta/spolpata
3. il pop/rock sognante anni 60 figli dei fiori style oh yeah
Al di là delle classificazioni c'è che il disco funziona, i pezzi viaggiano alla grande con una mia particolare predilezione per il sound del punto 2. Il premio al pezzo più sciamanico uominispazialisound va a "Octet": una cavalcata psicosomatica e psicogena che vi fara andare la testa in una grande glorioso corto circuito. Riusciti però anche la titletrack e "Lake Somerset" nel loro reiterare selvaggiamente riff minimali criptogrammatici rinforzati da rumori e rumorini vari.
Con "Spring hall Convert" sembra iniziare un altro disco: le tenebre si dissipano e inizia a filtrare la luce però è ancora una luce malata. I vocalizzi pop si fanno ossessivi e creano un vortice sonico che risucchia l'anima dell'ascoltatore. La piena luce (sempre venata di malinconia per dir la verità) si ha solo con il brano successivo "Strange Light": e da qui a chiudere si rimane sul pop solare sixties con una menzione particolare per la bella "Hazel st". I brani ambientali invece si trovano soprattutto nella prima parte e pur non essendo brutti sono i classici pezzi del genere, discreti ma un pò presi dal catalogo del bravo shoegazer postpschidelico in acido.
Nonostante i salti di genere il disco fluisce bene con la possibilità di individuare quindi una chiave di lettura nel passaggio dalle atmosfere claustrofobiche e malate della prima parte ad una progressiva liberazione delle emozioni e ad una maggiore ariosità nelle composizioni tipica della seconda parte. Ladies and gentleman we are floating in space.
Carico i commenti... con calma